Tiziana oltre i suoi limiti: da Gragnano alla maratona di Berlino

Tiziana oltre i suoi limiti: da Gragnano alla maratona di Berlino
di Fiorangela d'Amora
Lunedì 11 Ottobre 2021, 18:58 - Ultimo agg. 20:11
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Tiziana è abituata ad andare oltre i suoi limiti. Da Gragnano fino a Berlino per la maratona di 42 kim che le ha cambiato la vita. Affetta fibromialgia sin da ragazza, con gli anni ha imparato ad ascoltare il suo corpo e chiedere di più.

«Pigiando sulla pelle e sui muscoli sentivo dolore, e problemi allo stomaco. Poi ho avuto forti dolori alle ginocchia, in seguito - racconta Tiziana - dopo un pò di anni ho avuto un colpo di frusta dopo un tamponamento in auto e dopo ho iniziato a soffrire di vertigini e i dolori muscolari si sono acutizzati, e da qui ho scoperto che le mie ossa erano più vecchie di almeno 20 anni, avevo nausea e mal di testa continui, dolori alla schiena, e non riuscivo ad andare in auto a più di 30 / 40 all'ora. In questo periodo al centro cefalee un medico mi ha prescritto degli antidepressivi e dei miorilassanti che io non ho preso nè allora nè mai, i miei dolori erano veritieri e non immaginari e mi sono detta, ce la farò da sola, troverò la soluzione per stare meglio al più presto possibile».

Mamma di una ragazza di 26 anni e all’età di 54 anni, Tiziana decide che il fisico si vince con la mente e vuole diventare Mental Coatch. Prima si iscrive all'accademy di Tony Robbins, poi - spiega la donna -«qui mi è scattata un qualcosa dentro, e mi sono detta che come sono stata una coach per me stessa, potevo esserlo per gli altri.

Mi sono detta, voglio lavorare ancora su me stessa, sulla mia timidezza, essere ancora di più un aiuto, un mentore, una guida, migliorare la mia comunicazione, per questo ho preso coraggio iscrivendomi  al MICAP ( master internazionele in coaching ad alte prestazioni ) un percorso di studi sviluppato  per chi vuole diventare un coach professionista, per chi vuole specializzarsi in leadership. Il percorso di studi prevede anche  7 risultati da raggiungere per diventare un coach esperto in risultati, una delle quali la maratona di New York  che per quest'anno dato le limitazioni ad entrare in America è stata sostituita con la maratona di Berlino, questa per me è stata una delle prove più impegnative e che mi faceva paura, dato che non ho mai corso, mai fatto attività sportiva, e qui diciamo che mi sono ricordata di essere accompagnata dalla fibromialgia, o meglio si è fatta sentire parecchio mettendomi a dura prova».

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Quella prova fisica che andava al di la di ogni aspettativa è diventata possibile grazie alla sua forza di volontà, nonostante in tanti le avevano detto di lasciar perdere. «Quando ho iniziato con la camminata veloce, 3 km mi sembravano tantissimi, e mi procuravano dolori forti alle ginocchia, alla schiena, sembrava di avere le gambe di legno e mi era faticoso anche scendere e salire le scale. Ho avuto tallonite, fascite plantare, ci sono voluti 2 anni tra i vari stop , sia per le infiammazioni che per i lockdown del covid, ogni volta che mi fermavo si doveva ricominciare daccapo».

Tiziana racconta la sua vita perché vuole scuotere le tante donne che nella vita si scoraggiano «Voglio essere per loro da sprono perchè pensano che non siano in grado di fare attività sportiva, per chi crede che a 50 anni sia troppo tardi per intraprendere un percorso di studio impegnativo, per chi come me fino a qualche anno fa si diceva  " come faccio a studiare delle materie tanto impegnative, che ho un livello di studi fermo alle scuole medie, e che faccio fatica a memorizzare e a ricordare e ho  difficoltà di concentrazione" ( tra l'altro anche questi sintomi della fibromialgia), per chi in questo momento particolare di cambiamenti dovuti al fattore Covid si è messo in attesa diciamo in pausa e sta perdendo altro tempo prezioso, soprattutto per chi ha più di 50 anni, età in cui non ci si mette in pausa ma si ingrana la marcia verso la realizzazione di nuovi obiettivi. La maratona l'ho portata a termine lo scorso mese di settembre perchè voglio diventare una guida, un sostegno forte, portare alla luce le vere potenzialità di ogni donna che incontrerò sul cammino, e l'ho portata a termine perchè lo merito, la medaglia che ho ricevuto  me la sono meritata alla grande».

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