Napoli: mare nero a Posillipo, individuati gli scarichi abusivi

Napoli: mare nero a Posillipo, individuati gli scarichi abusivi
di Gennaro Di Biase
Giovedì 25 Giugno 2020, 00:00 - Ultimo agg. 10:00
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La zona degli scarichi posillipini è stata individuata «tra la spiaggia libera delle Monache e la parte iniziale di Riva Fiorita» dalle Guardie Ambientali dell’Ante e dell’Ange, volontari convenzionati con la I Municipalità. Sono lontanissime le immagini delle acque cristalline filmate e fotografate durante il lockdown. Il mare di Posillipo è spesso torbido, in queste settimane, come dimostrano i numerosi scatti fotografici. Una sporcizia anomala, che ha fatto muovere anche l’Arpac, intervenuta con dei rilievi martedì in tutta la zona, Marechiaro compresa, dove «le acque sono sempre più torbide – dicono dall’associazione del Borgo – E continua uno scarico abusivo dal Porticciolo assente durante la quarantena». I risultati arriveranno entro una settimana, ma non è tutto: all’emergenza «mare torbido» ha contribuito la rottura di una fogna a valle di Parco Ruffo nei giorni scorsi, con l’Abc che è intervenuta già sabato, realizzando un «impianto di pompaggio provvisorio per evitare sversamenti in mare», spiegano dall’azienda. 

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La quarantena è finita, e si vede a occhio nudo. Arpac, Ante e Ange, autorità competenti: in tanti si stanno mobilitando per valutare lo stato delle acque e l’origine della sporcizia che costringe, come successo lo scorso weekend, i bagnanti a rinunciare ai tuffi. «A volte la situazione peggiora e a volte migliora – avvisa il responsabile del Lido Sirena Dario Liguori – Dipende dal vento. I prossimi giorni saranno un test importante per capire». A individuare il punto «più torbido» sono state Ante e Ange, che ieri erano al terzo giorno di servizio consecutivo a Posillipo. «Ci siamo mossi come volontari per quella che potremmo definire operazione mare pulito a Posillipo – spiega Antonio Coviello, coordinatore di Ante e Ange – Abbiamo potuto constatare, sia da mare sia da terra, e parlando con balneatori, operatori marini e condomini è che molti stanno approfittando di questa estate post-virus per realizzare ristrutturazioni. Dal nostro verbale interno, che consegneremo alla Municipalità I, con cui siamo convenzionati per questo tipo di servizi, è emerso che la zona degli scarichi abusivi a Posillipo deriva anche da queste ristrutturazioni ed è compresa tra la spiaggia libera delle Monache fino alla zona iniziale di Riva Fiorita. A questo si aggiunge la possibile otturazione di alcuni sistemi fognari sulla cui natura le autorità competenti potranno condurre indagini, se ritengono. In ogni caso, la gente sta uscendo allo scoperto sul tema dell’inquinamento, che indigna molti. E le segnalazioni non mancano».

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Chi può si prende il mare a Napoli. Da otto giorni circa a Marechiaro galleggia una barca sfondata, un grosso peschereccio. Visto che è abbandonata lì, la usano i ragazzini per fare tuffi e sfuggire per un attimo ai mostruosi assembramenti degli scogli e della spiaggia libera. «Un pericolo – dicono Francesco Borrelli e Gianni Caselli, consigliere regionale e consigliere municipale dei Verdi – Inquina e ne chiediamo l’immediata rimozione alla Capitaneria di Porto». «La barca contribuisce all’inquinamento, ma non è il solo fattore – aggiunge Sergio Mannato dell’associazione Borgo Marechiaro – Dal lato del Porticciolo continua a scorrere acqua torbida dalla fogna. Questo scarico non c’era durante il lockdown. Di sicuro sono acque reflue e non piovane, visto che la pioggia è poca in questo periodo, e qualche volta è uscito anche liquido con la schiuma dal tubo: è un gettito continuo, di varia intensità. Nell’ultima settimana c’è stato un netto peggioramento dello stato delle acque. Marechiaro è un incrocio di correnti, ma stiamo notando un mare più torbido, che sicuramente dipende da fuoriuscita di liquami da tubature. Se uno scarico sversa dalle parti di Riva Fiorita, il vento lo porta anche qui. Non si tratta di tombini esondati, come accade durante i temporali estivi, perché di bufere significative non ce ne sono state». Sulle cause e le concause del mare inquinato di Posillipo si esprime anche il presidente della Municipalità I, Francesco De Giovanni: «Si è sicuramente intoppato uno scarico fognario a valle di Parco Ruffo la scorsa settimana – racconta – E c’è stato un troppo pieno che ha scaricato in acqua, così come mi ha spiegato l’Abc, intervenuta prontamente per i lavori. Quanto al resto, delle ristrutturazioni in zona ci sono in questi giorni, e se c’è qualcuno che sta scaricando a mare va punito. Chiederemo in merito controlli alla Guardia Costiera e alla Capitaneria».
 

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