META. Corruzione, peculato, induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d'ufficio, turbativa d'asta, falso ideologico, appropriazione indebita ed emissione di fatture false: sono i reati ipotizzati a vario titolo dalla Procura di Torre Annunziata a carico di sei persone. Tra queste il sindaco Giuseppe Tito, esponente di punta del Partito Democratico in Campania, che pochi minuti fa si è visto notificare un avviso di conclusione delle indagini. Con lui il comandante della polizia municipale Rocco Borrelli, due funzionari e quattro imprenditori.
Secondo quanto trapela dalla casa comunale, Tito è sotto inchiesta per corruzione e induzione indebita per fatti risalenti al 2012 quando era assessore. Non solo: il gip del Tribunale di Torre Annunziata ha disposto per l'attuale primo cittadino di Meta un sequestro preventivo di beni per 15 mila euro.
Meta di Sorrento, blitz della Finanza in Comune: indagato il sindaco Tito
di Ciriaco M. Viggiano
Lunedì 20 Febbraio 2017, 11:39
- Ultimo agg. 11:41
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