Metro, a Napoli nella stazione
restaurata continua a piovere

Metro, a Napoli nella stazione restaurata continua a piovere
di Paolo Barbuto
Giovedì 10 Ottobre 2019, 11:08 - Ultimo agg. 20:21
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È stata riaperta una settimana fa, con grande enfasi, dopo la chiusura per lavori urgenti collegati al cedimento di condotte fognarie, però dentro la stazione Salvator Rosa della metropolitana continua a grondare acqua. Le infiltrazioni non sono state cancellate nonostante la chiusura urgente e i lavori effettuati.
È il consigliere comunale Marco Gaudini dei Verdi che chiede attenzione per questa vicenda paradossale: «A me sembra assurdo che all'interno della stazione della Metropolitana continui a grondare acqua anche dopo gli interventi urgenti che l'hanno tenuta chiusa dal 30 settembre al 4 ottobre».

 
Gaudini raccoglie video e fotografie per allegarli a un dossier aperto nella scorsa primavera. Era il mese di aprile quando scrisse per la prima volta segnalando che già da tempo all'interno di quella stazione stava accadendo qualcosa.
Nel corso dei mesi ha messo insieme relazioni, documenti e risposte ufficiali fino ad appurare che non si sa bene chi è che deve mettere una pezza a quelle infiltrazioni che potrebbero essere generate da condutture in gestione alla società dell'acqua pubblica, la Abc.
LA DIFESA
Da Anm non interviene nessuno in via ufficiale, ma si lascia filtrare la notizia che già martedì sera, dopo le prime segnalazioni degli utenti, s'era messa in moto la macchina dell'allerta con il coinvolgimento della Abc.
Secondo i primi rilievi quelle infiltrazioni hanno molte differenti cause: la prima e più consistente riguarda una generosa perdita dalle condutture di un impianto che porta l'acqua a un edificio privato; sul fronte delle fognature sono state rilevate perdite da due canali di immissione delle fecali di due edifici sovrastanti, c'è, poi, anche qualche problema con le pluviali che trasportano nel sottosuolo le acque piovane.
IL CEDIMENTO
Il 30 settembre la stazione Salvator Rosa venne chiusa d'urgenza. La pioggia torrenziale aveva provocato il definitivo cedimento di strutture fognarie che avevano concentrato la pressione su un muro fino a farlo crollare.
Nessun passeggero è stato mai in pericolo perché il cedimento è avvenuto all'interno di una sala di servizio alla quale il pubblico non ha accesso, però l'Anm decise di chiudere d'urgenza quella stazione per far eseguire lavori e rimettere in sesto ogni cosa. La stazione è rimasta chiusa per appena cinque giorni e riaperta a tempo di record: «Ma forse tutta quella fretta non è stata utile - sospira il consigliere Marco Gaudini - perché ha prodotto una riapertura senza che i problemi reali venissero risolti. Il Muro è stato ricostruito, le cause che da mesi generano le infiltrazioni però non sono state rilevate. E i passeggeri continuano a fare lo slalom tra secchi per raccogliere l'acqua, stracci e zone inibite per pericolo di scivolamento».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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