Minorenne ucciso a Napoli, Salvini non ha dubbi: «Io sto col carabiniere»

Minorenne ucciso a Napoli, Salvini non ha dubbi: «Io sto col carabiniere»
Lunedì 2 Marzo 2020, 18:03 - Ultimo agg. 3 Marzo, 12:03
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«Indagato per 'omicidio volontario' il carabiniere aggredito a Napoli da un ragazzo che aveva già rubato un Rolex e una catenina. Con tutto il rispetto per la giovane vittima, perché la morte è sempre un dramma, io sto col carabiniere». Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

La Procura di Napoli ha iscritto oggi nel registro degli indagati, con l'accusa di omicidio volontario, il carabiniere di 23 anni che la notte tra sabato e domenica scorsi, a Napoli, ha sparato contro un 15enne armato di una pistola (replica di quelle vere priva del tappo rosso) con la quale stava tentando di rapinargli l'orologio. Il 15enne, colpito due volte dall'arma del militare, è deceduto per le gravi ferite riportate. La vittima era con un 17enne che è stato fermato con l'accusa di tentata rapina.

 

 

A fornire le informazioni più preziose riguardo quanto accaduto quella notte in via Generale Orsini, nella zona di Santa Lucia, a Napoli, saranno i risultati dell'esame autoptico, gli esami balistici ed eventuali immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza della zona. Secondo la versione resa dal complice 17enne di Ugo Russo, difeso dall'avvocato Mario Bruno, i due, che viaggiavano in sella a uno scooter (risultato sottoposto a fermo amministrativo e con targa clonata), notano la macchina con a bordo un giovane con un orologio di pregio, verosimilmente un Rolex, al polso, e decidono di entrare in azione per rapinarglielo. Il 17enne, che è alla guida si avvicina alla macchina: Ugo scende con in mano una pistola (successivamente si scoprirà che era una replica priva del tappo rosso di riconoscimento), si avvicina al finestrino lato guida dell'auto e la punta contro la testa del guidatore intimandogli di consegnare l'orologio.
 

Il ragazzo, un carabiniere campano in servizio a Bologna, a Napoli in vacanza, fingendo di sfilarselo, prende la pistola e spara un primo colpo che raggiunge Ugo al torace. Secondo il racconto del giovane, il 15enne ha prima un sobbalzo e poi si gira verso il complice. Il carabiniere - riferisce ancora il 17enne - dall'interno dell'auto spara di nuovo e lo colpisce, ancora una volta. Secondo il conducente dello scooter il militare spara ancora, forse altre due volte, nella sua direzione. Ugo, intanto, era già caduto a terra. Il complice, impaurito scappa verso casa, dove alcune ore dopo verrà raggiunto e sottoposto a fermo dai carabinieri con l'accusa di tentata rapina. 

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