Minorenne ucciso a Napoli, flash mob di solidarietà all'ospedale dei Pellegrini: «Subito la polizia nel pronto soccorso»

Il flash mob all’esterno dell’ospedale Pellegrini
Il flash mob all’esterno dell’ospedale Pellegrini
di Antonio Folle
Lunedì 2 Marzo 2020, 12:28 - Ultimo agg. 14:00
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Si è concluso poco dopo mezzogiorno il il flash mob organizzato dai Verdi all'esterno del pronto soccorso dell'ospedale Pellegrini, devastato durante l'ora di furia cieca da parte degli amici del 15enne ucciso durante un tentativo di rapina. I cittadini hanno manifestato il loro disagio per una situazione che si ripete ormai ciclicamente - non è la prima devastazione ai danni della struttura di Montesanto - e hanno denunciato con forza la loro indignazione per le devastazioni che per alcune ore hanno sottratto al quartiere un importante presidio medico sanitario.
 

 

«Al di la della vicenda tragica che ha interessato il ragazzino e il carabiniere - ha commentato Francesco Emilio Borrelli - è ora di dire basta alla violenza negli ospedali. I familiari e gli amici di questo ragazzo hanno dimostrato quanto non amano la città e quanto non amano il prossimo, devastando il pronto soccorso e aggredendo i medici che hanno fatto tutto il possibile per salvargli la vita. Sono stati minuti di panico non solo per il personale sanitario - prosegue Borrelli - ma anche per gli altri malati. Ho visto le immagini del circuito chiuso e ho potuto vedere come la furia cieca dei devastatori non si sia fermata nemmeno di fronte a un malato che giaceva su una barella e che è stato malmenato. Oggi siamo qui per dire basta ad azioni di questo genere. Sono delinquenti che hanno devastato il pronto soccorso che appartiene a tutta la città. Non è solo oggi - l'affondo del consigliere regionale - i sanitari che lavorano in questa struttura sono costantemente insultati e aggrediti da delinquenti che pensano di poter agire in questo modo. Se andate all'interno del pronto soccorso troverete ancora i fori nei muri fatti dai colpi di pistola sparati da una babygang qualche mese fa».

Parte del quartiere ha assistito con interesse alla manifestazione di solidarietà verso il pronto soccorso della Pignasecca. La maggior parte dei cittadini, però, si è limitata a guardare da lontano i manifestanti che esponevano grossi cartelli. Come al solito la città è spaccata in due tra chi punta il dito contro il 15enne ucciso durante un tentativo di rapina e tra chi, invece, se la prende con il carabiniere, ritenendolo colpevole di eccesso di legittima difesa. Quasi tutti, però, sono concordi sul condannare - sia pure con le dovute cautele relative al dolore che stanno vivendo in queste ore - la famiglia che non avrebbe adeguatamente sorvegliato un ragazzino di 15 anni che, alle due di notte, girava in città armato di una pistola giocattolo. 
 

Una buona notizia: I medici e il personale sanitario in poche ore hanno già rimesso in sesto la struttura, restituendo al quartiere un importantissimo presidio sanitario e di legalità. Da questa mattina, insieme al servizio di guardiania privato, una volante della polizia sorveglia attentamente l'ingresso del Pellegrini. La speranza dei cittadini è che il presidio possa restare in via definitiva. 

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