Napoli, in Galleria Umberto un flashmob della Nuova Orchestra Italiana

Si tratta di un regalo fatto alla città prima del grande ritorno al Teatro Augusteo con lo spettacolo "Napoli, tre punti e a capo"

Il Flash mob della Nuova Orchestra Italiana in Galleria Umberto
Il Flash mob della Nuova Orchestra Italiana in Galleria Umberto
di Emma Onorato
Mercoledì 8 Novembre 2023, 17:54 - Ultimo agg. 21:01
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È stata creata tran'anni fa con Renzo Arbore, ha conquistato il pubblico su scala mondiale con i suoi tour in giro per il mondo: si tratta di Noi - Nuova Orchestra Italiana che, prima di tornare in scena con il debutto ufficiale dello spettacolo Napoli, tre punti e a capo al Teatro Augusteo (dal 24 novembre al 3 dicembre), ha voluto regalare alla città un flash mob musicale nella monumentale Galleria Umberto. 

Un'iniziativa che ha creato grande stupore per chi si trovava lì di passaggio. Una sorpresa musicale che, oltre ad animare uno dei luoghi più storici della città, ha  regalato dei momenti ricchi di emozione e divertimento. Così, quasi come una cornice abbraccia il suo quadro, in un attimo erano tutti intorno alla Nuova Orchestra Italiana per immortalare - con il proprio smartphone - un flash mob che si è aperto sulle note di Luna Rossa, per poi continuare con Torna a Surriento e ’O Sarracino.

Il debutto napoletano al Teatro Augusteo avrà la partecipazione straordinaria di uno degli attori partenopei più amati: l’istrionico Gino Rivieccio che, nel parlare delle origini della Nuova Orchestra Italiana, fa un'analogia con la squadra del Napoli: «Il grande Renzo è stato il creatore dell’Orchestra Italiana, l’inventore del suo gioco musicale, il grande allenatore che l’ha plasmata, un po’ come Spalletti per il Napoli - dichiara Rivieccio -  Io subentro dopo, ma spero di fare meglio di Garcia. Avrò l’onore di condividere il palcoscenico con grandi professori d’orchestra, grandi artisti e mi riserverò solo dei brevi spazi per lasciare il campo al pallone d’oro della musica, ovvero il grande repertorio della canzone napoletana».

 

Lo spettacolo “Napoli, tre punti e a capo” della Nuova Orchestra Italiana - prodotto da MusicaèManagement di Gianni Oliviero e da Gestioni attività teatrali Teatro Augusteo - «segna il ritorno dell’Orchestra Italiana con una nuova produzione tutta napoletana, che unisce diverse realtà campane coordinate da Enzo Barile, a cui va un doveroso ringraziamento». «Dopo il debutto al Teatro Augusteo, dove terremo nove repliche nell'arco di due settimane, dalla prossima primavera porteremo lo spettacolo in giro per l’Italia e anche all’estero», dichiara Gianni Oliviero.

Mentre il direttore d'orchestra, Massimo Volpe, spiega che per quanto sia significativa l'assenza di Arbore, il pubblico li sta invogliando a proseguire questo progetto anche da soli. «In vista del futuro speriamo di continuare il  nostro percorso di sempre, fatto di teatri, piazze e tour in giro per il mondo». E così, in riferimento al prossimo debutto, precisa: «Ci teniamo  molto a  mantenere la linea classica dell'Orchestra Italiana, ma abbiamo un repertorio così vasto che attingeremo anche qualcosa dal passato. Ci saranno anche delle sorprese: stiamo preparando qualcosa di nuovo proprio per l'apertura del concerto».

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La Nuova Orchestra Italiana rientra tra i progetti inseriti nell’ampio ed eterogeneo programma di attività di Napoli Città della Musica. «La Nuova Orchestra Italiana ha portato la musica napoletana nel mondo e quindi cosa c'è di più coerente con il progetto Napoli città della Musica, per portare avanti l'internazionalizzazione? Tra gli obiettivi con cui nasce Napoli Città della Musica c’è sicuramente quello di preservare e diffondere l’immenso canzoniere partenopeo che di perle ne custodisce davvero tantissime - commenta Ferdinando Tozzi, delegato del Sindaco per l’industria della musica e dell’audiovisivo - Ed è proprio su questo obiettivo che si incrociano Napoli Città della Musica e Nuova Orchestra Italiana che riporta dal vivo un estratto della sconfinata tradizione musicale napoletana, per farla riascoltare agli estimatori e farla ascoltare e scoprire a un pubblico giovane, in un mix di arrangiamenti antichi e contemporanei, nel pieno rispetto del suo fondatore, Renzo Arbore, grande figura della nostra cultura».

Sul palco si ritrovano buona parte del nucleo originario dell’Orchestra Italiana che, con Arbore, ha conquistato il pubblico di tutto il mondo con tournée che l’hanno portata parecchio in giro, da New York a Buenos Aires, da Londra a Parigi passando per Tokyo, Mosca, Rio de Janeiro, Toronto, Montreal, Caracas, Sidney, Melbourne, Shanghai e Pechino. Ci sono l’appassionato canto di Gianni Conte, la seducente voce di Barbara Buonaiuto, i virtuosismi vocali e ritmici di Giovanni Imparato, la direzione orchestrale, il pianoforte e la voce di Massimo Volpe, le chitarre e le voci di Giordano Esposito, Michele Montefusco, Marco Manusso, Nicola Cantatore, le percussioni e la voce di Peppe Sannino, la batteria e la voce di Roberto Ciscognetti, il basso e la voce di Massimo Cecchetti, gli struggenti e festosi mandolini e le voci di Raffaele La Ragione, Salvatore Esposito e Salvatore della Vecchia.

Tra i brani in scaletta, pietre miliari del grande patrimonio artistico e musicale partenopeo come Torna a Surriento, Era de Maggio, ’O paese d’‘o sole, Luna rossa, Comme facette mammet”, ’O Sarracino, insieme alle più recenti composizioni Cocorito e Aumm aumm. Un repertorio emozionante e coinvolgente che coniuga il nuovo e l’antico suono di Napoli. 

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