La sfida della riqualificazione Plebiscito, con l'accelerazione data dalla Prefettura sulle assegnazioni dei locali del portico e la calendarizzazione dei lavori alla facciata del colonnato di San Francesco di Paola, non è l'unica in ballo in queste settimane. Sono in arrivo novità che riguardano tutto il cuore del primo distretto partenopeo. Parliamo dell'area compresa tra il Teatro San Carlo, la Galleria Umberto, via Verdi e via Santa Brigida. Svolte importanti, che porteranno a una «riorganizzazione di tutto il parterre compreso tra il lirico e il monumento del Risanamento», argomenta l'assessore all'Urbanistica e vicesindaco di Palazzo San Giacomo, Laura Lieto. Compresa la chiusura notturna di due dei varchi d'accesso della Umberto «all'inizio del 2024».
Questi temi saranno dibattuti nel corso della conferenza dei servizi all'Ente di governo nei prossimi giorni, la stessa in cui si farà il punto della situazione sul colonnato del Plebiscito. Una riunione cui prenderanno parte Fec, Sovrintendenza, Comune, Demanio, e che la stessa Lieto definisce «decisoria». Partiamo dal monumento del Risanamento che, com'è noto, vive un periodo di trasformazioni dopo anni difficili, successivi alla tragedia del cornicione killer che nel luglio del 2014 provocò la morte dell'adolescente di Marano, Salvatore Giordano.
Dopo la firma del protocollo d'intesa sul rilancio arrivata l'estate scorsa - successiva a una campagna di stampa lanciata proprio da Il Mattino - qualche passo concreto verso il rilancio è stato compiuto. Cominciando dalle note positive, vanno sottolineati lo smontaggio dell'impalcatura dal lato di via Toledo e il restyling della facciata di diversi edifici interni, a carico dei privati. I locali ex Barbaro dal lato di via Santa Brigida, rimasti sfitti per anni, saranno presto occupati da due colossi: Starbuks e Mondadori.
Proprio su questo tema arrivano le novità principali: «Stiamo lavorando alla chiusura di due varchi - aggiunge Lieto - Sarà una chiusura artistica: c'è già il disegno di un artista che ci ha lavorato. A inizio 2024 la Galleria dovrebbe essere chiusa di notte in due punti». Tra i nomi che circolano per il lavoro alla Umberto I c'è quello del pittore Lorenzo Puglisi, ma il condizionale è d'obbligo. Com'è noto, la Umberto I è un monumento ibrido, in parte di proprietà dei privati e in parte pubblico (i pavimenti e le coperture). I restyling del suolo (devastato) e della volta, in sostanza, spettano al Comune.
Anche su questo, il progetto è in dirittura d'arrivo: «Stiamo lavorando per l'ultimazione della validazione del progetto di restauro della pavimentazione - continua il vicesindaco - Il costo delle operazioni ammonta a circa 2 milioni». Per le coperture, «siamo in fase di ultimazione del progetto definitivo di recupero». Sulla volta della Umberto I, nei mesi scorsi, sono stati effettuati interventi di manutenzione. E anche nei giorni scorsi, causa infiltrazione a un terrazzo, c'era un ragno in via Verdi con operai al lavoro.
Non c'è ancora una data di partenza dei lavori in Galleria, ma probabilmente verranno realizzati a step, così da non arrestare la vita commerciale e turistica del monumento. Come accennato, nel corso della cabina di regia in Prefettura dei prossimi giorni si parlerà anche di viabilità e rimodulazione dei flussi veicolari e pedonali tra San Carlo, Plebiscito e via Verdi. Un'idea su cui sta lavorando l'assessore alla Mobilità e alle Infrastrutture. «Cosenza sta lavorando alla riorganizzazione del sistema della sosta nell'area tra il San Carlo e l'ingresso della Galleria - aggiunge Lieto - Si sta pensando di spostare la fermata dell'autobus», che al momento spezza il passaggio tra la Umberto I e il lirico.