Duecento firme per sollecitare le istituzioni e ottenere «maggior sicurezza e controllo del territorio». A chiederlo sono mamme e papà del quartiere Vomero che un tempo poteva essere considerato il salotto buono di Napoli e oggi, invece, è bersagliato da aggressioni contro i minori. L'aumento di atti di violenza e prevaricazione che coinvolgono i giovanissimi, sia come vittime che come autori dei raid, è al centro di una mobilitazione da parte delle famiglie. I cittadini si stanno organizzando in comitati, associazioni e puntano ad unirsi nella rete civica che, sabato scorso, è stata protagonista del volantinaggio nel cuore di via Scarlatti.
«L'esposto sottoscritto da 200 persone è stato presentato al commissariato di polizia del Vomero, alla Prefettura, alla Questura e agli assessorati competenti per la sicurezza» spiega Ilaria Puglia, promotrice della raccolta firme che punta ad ottenere «un maggior numero di volanti e agenti di polizia» nel quartiere.
«Quattro anni fa, ci fu una mobilitazione che portò in strada migliaia di mamme del quartiere ma con le normative in vigore quando i giovani aggressori vengono individuati se la cavano con poco» aggiunge Gennaro Capodanno del comitato Valori Collinari che rilancia il poliziotto di quartiere. «Non basta la videosorveglianza - insiste Capodanno - ci vuole una figura di riferimento come le forze dell'ordine di prossimità che possono agire anche all'uscita delle scuole». La questione della sicurezza e della tutela dei minori, però, non riguarda solo il Vomero. «Dopo il volantinaggio contro i bulli che abbiamo organizzato sabato scorso su via Scarlatti, ora puntiamo al centro storico e Chiaia ma non ci fermeremo e invitiamo tutti i cittadini a segnalarci le aree urbane da attenzionare» ha fatto sapere Nelide Milano, promotrice della rete civica in cui stanno confluendo tutti i comitati dei genitori che non si limitano a chiedere una presenza maggiore di forze dell'ordine. «Stiamo organizzando iniziative culturali e sociali per arginare la devianza minorile - aggiunge Nelide - ma per la sicurezza chiediamo aiuto al Questore di Napoli che possa ricevere al più presto le mamme in trincea».