Minorenne ucciso a Napoli, l'hashtag #iostocolcarabiniere: «Fai le rapine? Ti becchi una pallottola»

Minorenne ucciso a Napoli, l'hashtag #iostocolcarabiniere: «Fai le rapine? Ti becchi una pallottola»
Lunedì 2 Marzo 2020, 12:57 - Ultimo agg. 13:29
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L'hashtag è già stato utilizzato in precedenti circostanze che hanno visto protagonisti carabinieri, soprattutto vittime di aggressioni. Da ore sono decine i messaggi twitter - riferiti alla vicenda di Napoli con il tentativo di rapina sfociato nella morte del giovane di 16 anni - sull'hashtag #iostocolcarabiniere.

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«Quando come mestiere scegli la professione del rapinatore, ti becchi tutte le conseguenze che comportano» scrive uno mentre altri se la prendono coi genitori del sedicenne. «I miei figli a 15 anni alle 23 erano a casa. Se il loro figlio è morto è colpa loro» e «dove erano i genitori?» si chiede un altro. C'è chi denuncia il danno d'immagine che ne deriva alla città: « Napoli non è questa, Napoli è una città meravigliosa infangata da persone che non hanno rispetto per la propria città e per gli altri». Qualcuno propone di dare una «medaglia d'oro» al carabiniere che ha reagito sparando al sedicenne o esprime la solidarietà agli operatori del pronto soccorso dell'ospedale Pellegrini devastato dai parenti del giovane. 
 



«Totale solidarietà e sostegno al carabiniere che ha sparato contro un 15enne armato di pistola e con il volto nascosto ha cercato di rapinarlo mentre» per il deputato Edmondo Cirielli, di FdI. «Quando muore un ragazzo - spiega - è sempre un dramma, ma a quell'età le responsabilità dei gesti compiuti da un adolescente ricadono sulla famiglia ma anche sulla cultura dell'impunità per i reati commessi da minori. Noi stiamo sempre dalla parte delle forze dell'ordine».

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