Napoli, manifestazione ad alta tensione: scontri tra polizia e centri sociali in via Toledo

Napoli, manifestazione ad alta tensione: scontri tra polizia e centri sociali in via Toledo
di Paola Marano
Sabato 12 Maggio 2018, 13:23 - Ultimo agg. 13 Maggio, 10:48
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Tute rosse a richiamare i personaggi della fortunata serie Netflix, «La Casa de papel». Sul volto però invece di Dalì c’era la maschera di Pulcinella: si è presentato così il gruppo di manifestanti dei centri sociali – riuniti sotto la sigla Massa Critica – che stamattina è sceso in strada per protestare contro la dismissione del patrimonio immobiliare e dei servizi della città di Napoli e le politiche di austerità dell’Unione Europea. «Napoli non si vende» si leggeva dietro lo striscione che ha accompagnato i manifestanti nel corteo partito dalla sede della Banca d’Italia e arrivato in via Toledo, davanti all’ingresso del Banco di Napoli. Una mobilitazione europea che lega Napoli ad altre città spagnole e del Mediterraneo, culminata in un momento di tensione con la polizia: un manifestante ha tentato di fare ingresso all'interno dello storico edificio della banca napoletana. Quattro agenti della polizia in borghese hanno subito impedito il passaggio, provocando uno scontro di pochi minuti che ha coinvolto altri manifestanti. Il Banco di Napoli ha immediatamente chiuso i cancelli all'entrata. 
 

«Napoli non si vende è il concetto che ribadiamo da quando è esplosa la storia del debito del Comune di Napoli – spiegano i manifestanti - Abbiamo immediatamente bisogno di un atto politico da quello che sarà il prossimo governo». L’appello ai grillini è di mantenere le promesse fatte in camagna elettorale: «Il Movimento Cinque Stelle ha dichiarato che avrebbe combattuto le regole della finanza europea e il vincolo sul pareggio di bilancio. La questione del Comune di Napoli è la questione di tanti Comuni. Tutto questo oggi vuol dire vendita dei servizi pubblici, del patrimonio immobiliare e peggioramento della qualità della vita per coloro che già pagano il prezzo della crisi da 10 anni a questa parte».
 
 

Ma il messaggio più incisivo è  rivolto al primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris. «Ci aspettiamo che l’amministrazione locale non venda. Se sta facendo una battaglia vera contro il debito ingiusto, si assuma la responsabilità di non dismettere il patrimonio immobiliare e il trasporto pubblico locale». 
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