Movida a Napoli, primo ricorso contro la multa al Vomero: «Misura ingiusta per 8 minuti di ritardo»

La movida ai baretti di Chiaia (Newfotosud, Renato Esposito)
La movida ai baretti di Chiaia (Newfotosud, Renato Esposito)
Lunedì 21 Febbraio 2022, 14:40
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Un ricorso contro la prima multa al Vomero relativa all'ordinanza del sindaco Manfredi sulla cosiddetta «movida selvaggia». A presentarla è l'avvocato Angelo Pisani che ha assunto le difese del primo colpito dal provvedimento e che si dichiara «soddisfatto per la riflessione e il proposito di Manfredi di rivalutare l'ordinanza». L'avvocato Pisani ha preparato la sua azione contro la prima multa di 50 euro e minaccia di chiusura attività, «comminata - spiega Pisani - senza neanche la dovuta tolleranza di mezz'ora, addirittura alle ore 01,08 ai titolari di un pub del Vomero mai oggetto di disordini». 

Secondo Pisani è necessario procedere alla stesura di un vademecum tra imprenditori ed istituzioni per contrastare il virus della violenza, dell'alcol e del disordine. L'ordinanza del sindaco, secondo Pisani, presidente dell'associazione NoiConsumatori.it, «è conseguenza e specchio della società e della classe politica che l'ha generata, se pur giusta per i suoi obbiettivi di tutela dei giovani oramai allo sbando e contrasto alla vigilanza dilagante di fatto purtroppo palesemente illogica, discriminatoria ed inutile, oltre che illegittima, dannosa e pericolosa». «Divieti assurdi e contraddittori che - secondo Pisani - tra l'altro vanno a colpire le attività legali (quelle illegali dovrebbero esser chiuse a prescindere dal divieto orario) eliminando il lavoro e favorendo il caos ed il malaffare, chiudendo inutilmente solo i pub e bar di una parte di città a discapito dell'altra, punendo senza alcun motivo i gestori degli esercizi commerciali, quelli che pagano tasse e spese assurde senza prevedere altre misure come un maggior controllo e buoni esempi». 

«Quest'ordinanza - afferma Pisani - per quanto motivava dal punto di vista formale per un processo amministrativo vìola anche vari principi della Costituzione e comunque favorisce altre forme di l'illegalità se non si interviene sulle famiglie e sui giovani oltre che sul rispetto delle regole per tutti.

Nessuno vuole nascondere la polvere sotto il tappeto, bisogna adottare dei provvedimenti giusti perché così non si può andare avanti, ma questa ordinanza e le chiusure e multe faranno ancora più danno oltre che caos e concorrenza sleale tra lavoratori con molti di loro che finiranno nell'esercito della malavita non potendo lavorare legalmente». 

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«Per strada - conclude Pisani - non c'è controllo, i giovani sono allo sbando, le famiglie non esistono più, i valori neanche più in tv si programmano. Ma tutto ciò non può essere fatto a discapito dei lavoratori e ragazzi perbene, che sono la maggioranza, e dei turisti che vengono a Napoli e devono poter mangiare a tutte le ore come avviene nelle città turistiche mondo. Ma soprattutto nessun provvedimento può essere imposto in violazione dei principi costituzionali e non è giusto multare un povero commerciante senza alcuna tolleranza e violazione da reprimere , perché deve sempre vincere il buon senso per migliorare. Problematiche così importanti non si risolvono a colpi di sentenze, ma con le buone politiche familiari, sociali e istituzionali».

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