Un ricorso contro la prima multa al Vomero relativa all'ordinanza del sindaco Manfredi sulla cosiddetta «movida selvaggia». A presentarla è l'avvocato Angelo Pisani che ha assunto le difese del primo colpito dal provvedimento e che si dichiara «soddisfatto per la riflessione e il proposito di Manfredi di rivalutare l'ordinanza». L'avvocato Pisani ha preparato la sua azione contro la prima multa di 50 euro e minaccia di chiusura attività, «comminata - spiega Pisani - senza neanche la dovuta tolleranza di mezz'ora, addirittura alle ore 01,08 ai titolari di un pub del Vomero mai oggetto di disordini».
Secondo Pisani è necessario procedere alla stesura di un vademecum tra imprenditori ed istituzioni per contrastare il virus della violenza, dell'alcol e del disordine. L'ordinanza del sindaco, secondo Pisani, presidente dell'associazione NoiConsumatori.it, «è conseguenza e specchio della società e della classe politica che l'ha generata, se pur giusta per i suoi obbiettivi di tutela dei giovani oramai allo sbando e contrasto alla vigilanza dilagante di fatto purtroppo palesemente illogica, discriminatoria ed inutile, oltre che illegittima, dannosa e pericolosa». «Divieti assurdi e contraddittori che - secondo Pisani - tra l'altro vanno a colpire le attività legali (quelle illegali dovrebbero esser chiuse a prescindere dal divieto orario) eliminando il lavoro e favorendo il caos ed il malaffare, chiudendo inutilmente solo i pub e bar di una parte di città a discapito dell'altra, punendo senza alcun motivo i gestori degli esercizi commerciali, quelli che pagano tasse e spese assurde senza prevedere altre misure come un maggior controllo e buoni esempi».
«Quest'ordinanza - afferma Pisani - per quanto motivava dal punto di vista formale per un processo amministrativo vìola anche vari principi della Costituzione e comunque favorisce altre forme di l'illegalità se non si interviene sulle famiglie e sui giovani oltre che sul rispetto delle regole per tutti.
«Per strada - conclude Pisani - non c'è controllo, i giovani sono allo sbando, le famiglie non esistono più, i valori neanche più in tv si programmano. Ma tutto ciò non può essere fatto a discapito dei lavoratori e ragazzi perbene, che sono la maggioranza, e dei turisti che vengono a Napoli e devono poter mangiare a tutte le ore come avviene nelle città turistiche mondo. Ma soprattutto nessun provvedimento può essere imposto in violazione dei principi costituzionali e non è giusto multare un povero commerciante senza alcuna tolleranza e violazione da reprimere , perché deve sempre vincere il buon senso per migliorare. Problematiche così importanti non si risolvono a colpi di sentenze, ma con le buone politiche familiari, sociali e istituzionali».