Aggressione a Napoli, parla la madre della vittima: «Mia figlia, 14 anni, picchiata da un branco di ragazze per un like sui social»

Aggressione a Napoli, parla la madre della vittima: «Mia figlia, 14 anni, picchiata da un branco di ragazze per un like sui social»
di Melina Chiapparino
Mercoledì 8 Giugno 2022, 23:00 - Ultimo agg. 9 Giugno, 15:28
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L’ondata di violenza che ha fatto registrare, a Napoli, un’impennata di aggressioni, sta coinvolgendo sempre di più i minori, come è accaduto lunedì sera a Capodichino. Una 14enne napoletana è finita in ospedale con un trauma cranico e contusioni in tutto il corpo dopo essere stata bersagliata da una scarica di botte brutali. L’episodio, ora al centro delle indagini serrate dei carabinieri della Compagnia Stella, è stato denunciato da Cinzia, madre della minore che ha raccontato a Il Mattino, la sua rabbia e indignazione. Una testimonianza che conferma un dato su tutti: esiste una deriva che spinge i più giovani a passare dalle chat alla realtà, senza alcuna forma di autocontrollo, quasi come se il dolore inferto a un proprio coetaneo rimanesse nel chiuso di un circuito social. 

Cosa è accaduto lunedì sera? 
«Mia figlia era uscita con un’amichetta per fare una passeggiata nel nostro quartiere, intorno alle 19.30.

Stava camminando lungo via Calata Capodichino, quando ha subìto un vero e proprio assalto ed è stata aggredita con violenza. L’hanno trascinata per i capelli e colpita con calci, pugni e schiaffi fino a procurarle un trauma alla testa e ferite in tutto il corpo. È stata accerchiata e picchiata da un gruppo di coetanee ma l’aspetto più inquietante della vicenda, è che si trattava di un’aggressione premeditata». 

Che intende per aggressione premeditata? 
«Tutti sapevano che questo gruppetto di ragazze aveva intenzione di aggredire mia figlia. C’erano state anche delle minacce nei suoi confronti. Non si è trattato di un episodio accaduto all’improvviso, ma di un vero e proprio piano, organizzato alcune settimane fa. Io e mio marito eravamo all’oscuro di tutto e nessuno si è preoccupato di avvisarci oppure di difendere mia figlia. A parte la violenza, il dolore psicologico e fisico che ha causato e causerà questo atto, ciò che mi ha sconvolta è aver scoperto che circolava questa voce da tempo e nessuno si è preoccupato per una ragazzina di 14 anni».  

Perchè sua figlia è stata aggredita? 
«Per aver fatto un complimento sui social nei confronti di un ragazzino, suo coetaneo. Praticamente è stata punita per aver messo un like. È chiaro che siamo di fronte ad un fatto inaccettabile e, in famiglia, siamo completamente sconvolti per l’accaduto. Mia figlia non esce quasi mai, è una ragazzina tranquilla, educata e studiosa che non ci ha mai dato problemi di alcun tipo. La violenza che ha subìto è un episodio estremamente grave e ingiustificato, ma siamo altrettanto sconvolti per l’indifferenza e il silenzio di tutti».

Come sta ora sua figlia? 
«È stata assistita al pronto soccorso del Cto dove i medici le hanno refertato un trauma cranico e contusioni in varie parti del corpo. È stata colpita con violenza e la prognosi è di 14 giorni ma non è stata ricoverata e ora, si trova a casa. Ha bisogno di riposare e stanno venendo alcune amiche a trovarla a casa. Ovviamente non si tratta delle coetanee che l’hanno aggredita ma, sinceramente, dopo l’episodio che le è accaduto e ci è accaduto, non credo più alla parola amicizia». 

Cosa si aspetta ora? 
«Abbiamo denunciato l’accaduto perché vogliamo che chi ha aggredito mia figlia, si prenda le responsabilità e le conseguenze delle sue azioni. Chi ha sbagliato deve pagare. È questo che vogliamo, prima di tutto. Il motivo per cui ho voluto parlare di ciò che è successo, è che considero estremamente grave questo episodio e vorrei non accadesse mai più a nessuno, soprattutto a ragazzine giovani e indifese». 

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