Napoli, 13 arresti oggi: in carcere anche il fratello del killer di Emanuele Sibillo

Sotto accusa anche due donne per estorsione a un imprenditore edile del centro storico

Blitz nella notte a Forcella
Blitz nella notte a Forcella
di Luigi Sabino
Martedì 30 Gennaio 2024, 13:45 - Ultimo agg. 31 Gennaio, 17:45
3 Minuti di Lettura

Sono 13 le persone finite in manette, tra cui due donne, nel corso del blitz che, questa notte, gli uomini della polizia di Stato hanno condotto nei confronti dei clan Mazzarella, Caldarelli e Buonerba. Pesanti le accuse mosse nei confronti degli indagati che rispondono, a vario titolo, dei reati di tentata estorsione e lesioni, aggravati dal metodo mafioso.

Le indagini, coordinate dalla Procura antimafia di Napoli e condotte dagli uomini della Squadra Mobile, insieme ai colleghi dei commissariati Vicaria-Mercato e Poggioreale, hanno ricostruito la filiera del racket che i vari sodalizi, da tempo alleati, avevano imposto a diversi commercianti nella zona compresa tra il quartiere di Poggioreale e le cosiddette Case Nuove

Le indagini, secondo quanto emerso da fonti investigative, sarebbero iniziate nella primavera dello scorso anno a seguito della denuncia presentata da un imprenditore edile che, stanco delle vessazioni subite dagli uomini del sistema, ha ricostruito il clima di terrore in cui viveva da tempo.

L’uomo, impegnato in alcuni lavori nel centro storico di Napoli, ha, infatti, raccontato di essere stato più volte avvicinato dagli esattori della cosca che pretendevano la consegna di somme di denaro in cambio della promessa di «farlo lavorare tranquillo». Quando, però, l’imprenditore si è rifiutato di pagare, dalle minacce, nemmeno tanto velate, si è passato alle vie di fatto con la vittima che avrebbe subito diverse violente aggressioni da parte di alcuni degli indagati.

L’attività degli investigatori, grazie anche ad alcuni riscontri ottenuti sul campo, ha portato, quindi, all’emissione del provvedimento cautelare. A finire in manette 10 presunti affiliati al cartello criminale mentre per altri tre sono stati predisposti gli arresti domiciliari. Nomi importanti quelli finiti nel mirino dei poliziotti a cominciare da Pasquale Buonerba alias Frank Costello, giovanissimo erede della cosiddetta paranza dei capelloni di via Oronzio Costa, quest’ultima, anni fa, impegnata in una sanguinosa faida con il gruppo di giovanissimi ras guidati da Emanuele e Pasquale Sibillo. In manette anche Luciano Barattolo meglio noto come Lucianello giovanissimo ras del clan Mazzarella e direttamente imparentato con il boss detenuto Salvatore Barile. 

Altro nome che conta è quello di Vincenzo Caldarelli alias Lulù, esponente di primo piano dell’omonimo gruppo malavitoso che controlla la zona delle Case Nuove. Insieme a lui, a finire nei guai, Emanuele Di Clemente, ritenuto dalle forze dell’ordine attiguo alla potente organizzazione camorristica dei Mazzarella, Pasquale Casaburro, che da qualche tempo si era trasferito in Germania dove è stato arrestato, Antonio Bonavolta, anche lui vicino ai Mazzarella, così come Salvatore Di Caprio, meglio noto come cioccolata.

In carcere anche Luigi Pandolfo, Cristian Nunziata e Rosario Ciro Mazio. Arresti domiciliari, invece, per le due indagate, Lucia Basile e Roberta Fallace così come per Massimo Damiano

© RIPRODUZIONE RISERVATA