Piovono calcinacci in Galleria Principe di Napoli: «Pronti a portare in tribunale la ditta»

Piovono calcinacci in Galleria Principe di Napoli: «Pronti a portare in tribunale la ditta»
Giovedì 13 Dicembre 2018, 11:16 - Ultimo agg. 16:46
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«Abbiamo dato mandato all'Avvocatura affinché controlli sulla bontà dei lavori realizzati nel 2009 all'interno della Galleria Principe di Napoli e che ci hanno consegnato una Galleria al cui interno, dopo neanche 10 anni, crollano calcinacci». Lo ha detto l'assessore con delega ai Giovani e al Patrimonio del Comune di Napoli, Alessandra Clemente, intervenendo nel corso del question time che precede la seduta di Consiglio comunale e rispondendo a una richiesta di informazioni sulla Galleria Principe di Napoli presentata dal consigliere della Lega Vincenzo Moretto. Nel 2015, ha ricordato Clemente, «un violento nubifragio costrinse l'amministrazione a intervenire con uno stanziamento di 600mila euro per le facciate della Galleria. I lavori sono stati realizzati in modo eccellente ma hanno comportato una prima chiusura e una battuta d'arresto nell'attività di rigenerazione urbana che vedeva il fiorire di attività culturali, artigiane e giovanili al suo interno».

La seconda chiusura della Galleria Principe di Napoli risale a «circa un anno fa - ha proseguito Clemente - sul finire del 2017 quando si è verificata una caduta di calcinacci dalle volte all'interno della Galleria. Entro fine mese porteremo in Giunta l'atto preliminare per un progetto di oltre 1 milione di euro per la rigenerazione e per un intervento di manutenzione all'interno della Galleria, mentre a gennaio con Napoliservizi interveniamo con delle reti perimetrali per mettere in sicurezza le parti interne che sono risultate particolarmente fragili».  

Contestualmente, ha ribadito l'assessore Clemente, «abbiamo dato mandato all'Avvocatura per sapere perché dei lavori così importanti realizzati nel 2009 ci abbiano consegnato una Galleria al cui interno, dopo neanche 10 anni, ci sono crolli». 
Alla riapertura della Galleria, ha concluso Clemente, «pubblicheremo un secondo bando che vedrà interessati gli altri locali al suo interno, 11 unità immobiliari, con lo stesso principio di valorizzazione artistica, artigianale e culturale per rendere viva la Galleria insieme alle altre istituzioni che, con l'Amministrazione comunale e il Consiglio comunale con le Commissioni competenti, quotidianamente lavorano per la stesura di un progetto di vitalità e di un calendario delle attività culturali e sociali partecipato e congiunto».
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