Napoli, caos Giudice di Pace; avvocati contro presidente del Tribunale: «Zero dialogo, soltanto chiusure»

Napoli, caos Giudice di Pace; avvocati contro presidente del Tribunale: «Zero dialogo, soltanto chiusure»
Martedì 15 Giugno 2021, 20:53 - Ultimo agg. 21:13
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Dopo la conferenza stampa di venerdì scorso sull'inefficienza degli uffici del Giudice di Pace e la replica del presidente del Tribunale di Napoli, Elisabetta Garzo, arriva la controreplica del Foro di Napoli, affidata a una nota dell'Ordine degli avvocati presieduta da Antonio Tafuri (nella foto).

«L’Avvocatura Napoletana, nelle sue componenti istituzionali ed associative firmatarie, lette le dichiarazioni rese dal presidente del Tribunale di Napoli, rileva che anche l’appello rivolto con la manifestazione e la conferenza stampa dello scorso venerdì 11 giugno non ha sortito effetti per superare lo stallo organizzativo con riferimento alla (in)attività presso gli Uffici del Giudice di Pace del circondario di Napoli.

Nel corso della conferenza stampa, ancora una volta gli Avvocati hanno esposto temi specifici e criticità particolareggiate ed hanno offerto la propria consueta collaborazione con spunti e idee propositive, ma ciò nonostante hanno ricevuto l’ennesima chiusura, sia alle ipotesi di ripartenza che al dialogo e al confronto.

Non è più possibile trincerarsi dietro i provvedimenti che hanno statuito lo stato di emergenza fino al 31 luglio 2021 per denegare la giustizia davanti ai Giudici di Pace. Tutto il mondo è ripartito e, settimana per settimana, giorno per giorno, si assiste all’incremento di ogni tipo di attività, produttiva e non, con “aperture” o con serie e studiate programmazioni.Nulla di tutto ciò accade per l’attività giudiziaria ed amministrativa presso gli uffici del Giudice di Pace del circondario di Napoli, dove, senza nemmeno considerare che il 21 giugno p.v. sarà rispristinata la “zona bianca” in Campania, ci si limita ad attendere il 31 luglio e, poi, la fine delle ferie agostane, per riprendere la valutazione della tematica. Gli Avvocati non vogliono, non possono e soprattutto non devono più attendere. I Cittadini non possono essere costretti ad ignorare i tempi delle loro istanze di giustizia.  Non possono non essere adottati urgenti provvedimenti per la ripartenza della giurisdizione dei Giudici di pace, immeritatamente trascurata e per la quale è ormai indifferibile l’avvio del processo telematico, troppe volte promesso e rinviato».

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