Documenti e soldi falsi,
ecco gli 007 dell'Arma a Napoli

Documenti e soldi falsi, ecco gli 007 dell'Arma a Napoli
di Valentino Di Giacomo
Giovedì 18 Novembre 2021, 11:35
4 Minuti di Lettura

Lotta aperta agli spacciatori di banconote false e a chi fabbrica documenti contraffatti, spesso agevolando i circuiti del terrorismo internazionale che a Napoli hanno radicato in questi anni delle basi logistiche potenzialmente ad alto rischio. Nasce con questo scopo la nuova sezione operativa dei carabinieri. È stata inaugurata ieri la sede del Nucleo di antifalsificazione monetaria nella caserma Caretto di Miano che sarà da subito operativa. Non è casuale la scelta di incrementare i controlli in Campania, vera e propria capitale dei falsari al punto che da anni la stessa Banca centrale europea ha coniato il termine Napoli group riferendosi proprio alle capacità dei sodalizi partenopei di riprodurre copie di banconote così dettagliate da riuscire a beffare anche i più accurati controlli.

Una sorta di eccellenza nel settore delle banconote false che ha di fatto obbligato, nel corso degli anni, le forze dell'ordine italiane ad essere conseguentemente le più capaci d'Europa nel contrastare questo fenomeno.

Molte delle operazioni compiute negli ultimi anni hanno evidenziato delle grandi basi logistiche sul territorio che non puntavano solo a spacciare le banconote false in Italia, ma soprattutto all'estero con la creazione di reti transnazionali. Sarà decisivo l'apporto dei carabinieri nei prossimi mesi per la città come hanno voluto rimarcare il prefetto di Napoli Claudio Palomba e il procuratore generale Luigi Riello, ieri entrambi presenti all'inaugurazione.

Due le direttrici fondamentali del Nucleo dell'Arma: lotta ai falsari di banconote, ma anche a chi fabbrica documenti falsi perché Napoli negli ultimi anni è suo malgrado diventata una rete di appoggio anche per gruppi vicini al terrorismo islamico e - prima ancora - all'immigrazione irregolare. Passaggi evidenziati da tutti gli alti vertici dell'Arma nei loro interventi nel corso della solenne inaugurazione nella caserma del decimo Reggimento a Miano. Presenti ieri il generale di Corpo d'armata Detalmo Maurizio Mezzavilla, il generale di Divisione Riccardo Galletta, il comandante della Divisione unità specializzate carabinieri Renato Chicoli, il comandante provinciale Enrico Scandone. Ovviamente per riuscire ad operare al meglio questa nuova articolazione dei carabinieri dovrà obbligatoriamente interfacciarsi - come è ormai prassi consolidata sin da quando nel 1992 venne fondato il Nucleo in Italia - con le altre istituzioni interessate. Anche per questo a lodare l'iniziativa dell'Arma c'erano il capo Dipartimento Circolazione monetaria e pagamenti al dettaglio della Banca d'Italia Francesco Nicolò e l'amministratore delegato dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Paolo Aielli.

«Sarà fondamentale l'apporto dei carabinieri - ha spiegato il procuratore generale, Luigi Riello - perché troppo spesso si ritiene che la contraffazione di banconote e documenti siano reati minori. Anche la criminalità organizzata si combatte non solo aggredendo i camorristi attraverso i processi di associazione mafiosa, ma anche attraverso i cosiddetti reati spia e tra questi c'è la falsificazione monetaria di cui Napoli ha un triste primato. Lo stesso vale per la fabbricazione di documenti falsi che molto spesso non è frutto di iniziative isolate ma sottintende fenomeni ben più pericolosi come l'immigrazione regolare e il terrorismo». Sulla stessa scia il prefetto Claudio Palomba, da poco insediatosi in città. «La realtà campana e di Napoli - ha detto - è già all'avanguardia nel contrastare questi fenomeni, ma l'apertura di Nuclei specializzati darà un apporto in più ad un lavoro indispensabili e la creazione di nuovi presidi sul territorio sono molto positivi».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA