Napoli, ferma la sterilizzazione al Vecchio Pellegrini: la macchina è rotta

Napoli, ferma la sterilizzazione al Vecchio Pellegrini: la macchina è rotta
di Melina Chiapparino
Giovedì 2 Luglio 2020, 17:36 - Ultimo agg. 17:41
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Stop alla sterilizzazione di ferri e attrezzi chirurgici all’ospedale Vecchio Pellegrini dove, per il momento, l’operazione viene svolta fuori presidio. Il macchinario che sanifica e sterilizza gli strumenti è rotto da venerdì scorso e per non interrompere un’attività fondamentale al funzionamento delle sale operatorie e dell’intero ospedale, il materiale viene trasportato al Loreto Mare con l’impiego di un furgoncino. Per i sanitari, ovviamente, questa soluzione si traduce in rallentamenti e tempi più lunghi rispetto al servizio di sterilizzazione interno di cui è dotato il Vecchio Pellegrini dove, fa sapere la direzione generale dell’Asl Napoli 1, è stato attivato l’intervento di manutenzione per sostituire la pompa del macchinario che si è rotta.

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Sulla questione, il manager Ciro Verdoliva annuncia anche un cambiamento che coinvolgerà tutti gli ospedali in seno all’Asl partenopea. «Da poche settimane si è conclusa la gara per l’affidamento della sterilizzazione centralizzata che era ferma da due anni - spiega Verdoliva - verrà attivata una centrale di sterilizzazione unica presso l’ospedale del Mare per intera Asl e una volta portata a completamento, tutto sarà sterilizzato con processi di alta qualità». Per l’ospedale della Pignasecca, c’è anche un secondo passo che da anni, medici, infermieri e personale sanitario chiedono venga preso in carico dalla direzione generale.

È la creazione del reparto di Medicina d’Urgenza che non è mai stato realizzato, a differenza degli altri presidi partenopei che sono dotati di questa unità, funzionale all’assistenza del pronto soccorso e dell’osservazione breve, in quanto deputata alla degenza di pazienti con patologie acute. Nonostante la realizzazione di questo reparto sia prevista dal piano sanitario regionale, ad oggi i locali al primo piano che potenzialmente dovrebbero ospitarla sono ancora vuoti e inutilizzati. «Dopo 14 anni abbiamo recuperato, in sei mesi, il ritardo per la nuova rianimazione, ora attiva- annuncia Verdoliva - è il tempo anche per la Medicina d'urgenza e ci stiamo già lavorando per appaltare l'intervento».

Sulle modalità di intervento, il manager chiarisce la necessità di un cambiamento significativo degli spazi da utilizzare. «Sono operazioni che si aspettano da diversi anni ma recupereremo anche questa funzione dando al Pellegrini la necessaria disciplina di Medicina d'urgenza, infatti abbiamo già avviato il rilievo per iniziare la progettazione in tempi brevissimi e lo stato dei luoghi è pessimo, per questo occorre un intervento molto importante». Secondo l’atto aziendale, «si tratta di 8 posti letto che verranno aggiunti agli 8 posti letto dell’Osservazione Breve Intensiva».

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