Lacrime ai funerali del tabaccaio ucciso dall'immigrato: «La sua morte sia monito per le coscienze»

Lacrime ai funerali del tabaccaio ucciso dall'immigrato: «La sua morte sia monito per le coscienze»
di Ferdinando Bocchetti
Mercoledì 10 Luglio 2019, 14:59 - Ultimo agg. 15:52
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Si sono tenuti nella chiesa di San Giacomo Apostolo di Calvizzano i funerali di Ulderico Esposito, il tabaccaio di 52 anni aggredito e ucciso nella stazione della metropolitana da un nigeriano. In prima fila i familiari di Ulderico, gli amici e alcuni rappresentanti istituzionali dei comuni a nord di Napoli, il sindaco di Mugnano Luigi Sarnataro, il viceprefetto Luca Rotondi, i consiglieri regionali Schiano e Mauriello. La funzione religiosa è stata celebrata da don Ciro Tufo, amico di lunga datacdi Ulderico. Lutto cittadino è stato proclamato nel limitrofo comune di Mugnano, dove Ulderico risiedeva con la sua famiglia. 
 
 

«Rico amava Gesù e questo amore lo metteva in pratica ogni giorno - ha detto dall'altare don Ciro - Mi sento di dire ai familiari: non piangete più. Le lacrime non vanno sciupate, le lacrime che vanno a terra diventano fango. Gli sguardi rivolti al cielo diventano preziose. Lo spirito santo non conforta, ma consola. E il consolare è il sinonimo di cambiare, migliorare, e noi vogliamo migliorare. E il vangelo ci indica come: con amore. Alle autorità presenti chiediamo cambiamento, rinnovamento. Siate al servizio del popolo, non servitevi del popolo».
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