Medici in prima linea in 700 al giuramento a Napoli: «Pronti alla missione»

Al teatro Augusteo cerimonia di Ippocrate in sala anche trecento alunni delle superiori

Giovani medici napoletani
Giovani medici napoletani
di Ettore Mautone
Lunedì 8 Maggio 2023, 09:44
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Giuramento di Ippocrate: l'appuntamento per poco meno di 700 giovani medici e odontoiatri napoletani freschi di laurea è per stamattina alle 10 al Teatro Augusteo. Ospiti in sala anche 300 ragazzi allievi delle superiori testimonianza del lavoro e dell'attenzione che l'Ordine dei medici, che organizza l'evento, tributa ai giovani spesso protagonisti in collaborazione con l'ufficio scolastico regionale, di iniziative e progetti si sensibilizzazione e prevenzione.

Ad accompagnare i giovani medici ci sarà Paolo Ascierto. L'oncologo, primario del Pascale, tra i massimi esperti nella cura del melanoma, si soffermerà sui recenti sviluppi nel campo dell'immunoterapia dei tumori e sull'importanza del Giuramento. «Ritengo fondamentale - avverte - promuovere l'alleanza terapeutica con il paziente fondata su rispetto e condivisione dei principi etici di solidarietà a cui si ispira l'arte medica».

Attesi gli interventi del presidente della Regione De Luca, del sindaco Manfredi, del prefetto Palomba.



La presentazione del giuramento è affidata a sei giovani dottori: Valentina Macri, Carmen Graziano, Pietro Onotri, Massimiliano Sorbo, Laura Grilli e Alfredo Ansalone. Quest'ultimo ha 24 anni e ha coronato il sogno di diventare chirurgo. Per 2 anni ha studiato a Varna in Bulgaria e per 4 a Sassari. Qui a luglio scorso ha conseguito la laurea. «Ho partecipato al concorso per la specializzazione a Napoli - spiega - farò il chirurgo. La laurea non è stata una passeggiata ma rifarei tutto di nuovo. Spero di completare la formazione all'estero ma poi tornare a Napoli». «A 17 anni ho saputo di aver superato il concorso di medicina - aggiunge Carmen Graziano - un percorso costellato di rinunce, sacrifici, giornate e nottate passate sui libri. Vorrei diventare pediatra». Pietro Onotri, medico odontoiatra, si è laureato col massimo dei voti, alla Federico II: «Ho svolto molta attività clinica e lavori di ricerca - sottolinea - ora sono pronto per affrontare la professione desiderata. Spero di creare nel futuro una mia realtà per offrire prestazioni di alta qualità». Odontoiatra è anche Massimiliano Sorbo, laureatosi a luglio alla Vanvitelli.

«Un percorso universitario lungo, faticoso ma bellissimo. Grazie a veri maestri e ai colleghi sono riuscito a concludere in maniera ottimale questi sei anni, tra paure, ansie, gioie. Spero di essere coinvolto, anche in prima persona, in progetti di ricerca alla scoperta di procedure sempre meno invasive e più indolori. L'ambizione? Aprirmi un attività mia magari con qualche collega». «Ho scelto medicina perché è il lavoro che volevo fare - aggiunge Valentina Macri - sono stata completamente assorbita dall'ambiente universitario. Ho conosciuto persone meravigliose che mi hanno accompagnata in un cammino complicato. Ho partecipato a un Erasmus in Francia e un tirocinio all'ospedale La Princesa di Madrid. L'università italiana ha poche rivali. Sono legata alla mia città. Spero in condizioni lavorative, logistiche e organizzative più funzionali. Un sistema sanitario pubblico è prezio e preservarlo è nostro compito».

«Non sono figlia d'arte - conclude Laura Grilli - ma la medicina mi sembrava l'unico lavoro che potesse dare un senso pieno alla mia vita. Sono specializzanda in pediatria, quello che volevo fare. Lavorare a Napoli? Sarà un'altra scelta sofferta, spero di poter restare qui ma non escludo eventuali esperienze all'estero o in altre regioni ma vorrei realizzarmi nella mia città».
 

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