Napoli zona rossa, i pastorai di San Gregorio Armeno: «Aspettiamo il sostegno della Regione»

Napoli zona rossa, i pastorai di San Gregorio Armeno: «Aspettiamo il sostegno della Regione»
Mercoledì 14 Aprile 2021, 14:25 - Ultimo agg. 16:53
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«Abbiamo proposto un finanziamento in parte a fondo perduto e in parte a tasso agevolato con restituzione dal 2022. Poi abbiamo chiesto che anche il centro antico di Napoli sia covid free se si fa questo in Campania, perché è un luogo riconosciuto dall'Unesco e quindi meta turistica internazionale». Così Gabriele Casillo, presidente dell'associazione dei pastorai di San Gregorio Armeno, spiega il colloquio avuto oggi dalla delegazione degli artigiani con l'assessore regionale alle attività produttive Antonio Marchiello e con l'assessore regionale al turismo Felice Casucci.

«Casucci - spiega Casillo - ci ha assicurato che farà promozione dell'arte presepiale in tutto il mondo, ha promesso un bando per presentare i presepi nelle capitali europee.

Ora ci hanno detto che approfondiranno le nostre richieste e ci faranno sapere a breve, dandoci anche un appuntamento con il governatore De Luca, per noi sarebbe importante sappiamo che se lui ci promette qualcosa lo porterà a termine».

 

Nella delegazione dagli assessori regionali c'era anche Marco Ferrigno: «È stato un incontro - spiega - molto proficuo, abbiamo fatto delle richieste e ci hanno ascoltato con interesse, chiedendoci ora di inviare un documento con le nostre richieste di agevolazioni per la categoria che è ferma praticamente da un anno e due mesi. Siamo fiduciosi anche sulla ripartenza del turismo ma intanto ogni bottega ha perso almeno il 30-40% del fatturato, una cifra diversa che dipende anche da chi si è attrezzato per vendere online e chi no». 

Ferrigno ricorda il tentativo di alcuni imprenditori di acquistare le botteghe di San Gregorio Armeno: «Ci sono proposte - spiega - di persone che vogliono comprare le nostre botteghe e e trasformarle, sostituendo la via degli artigiani dei pastori con pizzerie e fast food. Il rischio è reale, ci sono colleghi che hanno bisogno e sono tentati dalle proposte che potrebbero avere». Casillo al termine dell'ncontro ha sottolineato anche che «in questi gironi ho avuto un messaggio dal presidente della Camera Roberto Fico che mi ha chiesto qual è la nostra condizione, gli ho detto siamo alla frutta e spero che possa parlare della nostra situazione anche al presidente della Repubblica. Parlo di salvaguardare le tradizioni italiane, partendo da San Gregorio Armeno ma guardando anche a Roma, a Firenze, a Venezia. In tutto il mondo l'Italia è amata per le tradizioni e la cultura che non possiamo disperdere, noi artigiani facciamo parte del patrimonio culturale». 

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«La crisi delle botteghe di San Gregorio Armeno, la via dei pastori famosa in tutto il mondo, è la punta dell’iceberg di un sentimento di protesta comune. È il simbolo dell’immobilismo della Regione, che chiude le porte in faccia ai bisogni dei cittadini e delle imprese», accusa Severino Nappi, consigliere regionale della Lega e segretario cittadino della Lega a Napoli. E rilancia: Mentre i lavoratori e gli artigiani di Napoli e della Campania sono sull’orlo del baratro, De Luca perde tempo a innescare polemiche con il governo per pura propaganda. Invece di impiegare il tempo in litigi, il governatore utilizzi i fondi europei della nuova programmazione per rilanciare il settore artigianale di qualità e promuovere un piano concreto per il turismo. I soldi ci sono ma continua a tenerli in un cassetto. Noi invece siamo pronti a sederci con il mondo delle imprese che non mollano e a trovare immediatamente gli strumenti per la ripartenza. È tempo di fare». 

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