Napoli, patenti «facili» per notti in hotel a 5 stelle, regali e weekend a Capri

Napoli, patenti «facili» per notti in hotel a 5 stelle, regali e weekend a Capri
di Valentino Di Giacomo
Mercoledì 26 Gennaio 2022, 23:58 - Ultimo agg. 28 Gennaio, 18:56
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Sbloccavano patenti sospese o revocate anche ad automobilisti trovati alla guida mentre erano sotto l’effetto di alcol e droghe in cambio di migliaia di euro o vacanze in alberghi a 5 stelle (persino nel più celebre hotel di Capri). Un sistema collaudatissimo, possibile grazie alla complicità di un funzionario dell’Ufficio Patenti della Prefettura di Napoli (vero dominus dell’associazione a delinquere), un suo collega, un dipendente del Ministero dell’Interno e, in una circostanza, di una funzionaria della Motorizzazione. Il gip, Linda Comella, ha disposto gli arresti domiciliari per nove degli indagati: Giuseppe Visone, Corrado Romano, Francesco Pinto, Francesco Milano, Rosalba Mattiello, Gabriele Cerchia, Salvatore Lomiento, Gerardo Schettino e Giuseppe Della Vecchia. Per cinque è scattato l’obbligo di dimora nel proprio Comune di residenza, per sei dipendenti della Prefettura è stata decisa la sospensione dal servizio perché - durante le indagini - si è scoperto pure che negli uffici c’erano diversi “furbetti del cartellino” che falsificavano gli orari d’ingresso e uscita per accumulare qualche straordinario in più. Una vasta inchiesta - che ha visto coinvolti a vario titolo complessivamente 68 persone - guidata dalla Procura di Napoli (pm Simone De Roxas) ed eseguita dai militari del Nucleo di polizia economico finanziaria del Comando Provinciale di Napoli della guardia di finanza grazie a pedinamenti, riprese video e installazione di cimici.

L’indagine è partita seguendo i movimenti di Francesco Pinto, un soggetto che già in un’altra indagine era stato indagato per aver messo in piedi un mercato illecito di rivendita di marche da bollo contraffatte. Pinto era uno degli intermediari che si interfacciava - secondo quanto rilevato dalla procura - con il funzionario dell’Ufficio Patenti della Prefettura, Giuseppe Visone. Una volta che gli inquirenti si sono indirizzati sui movimenti di Visone è emersa l’intera rete composta da funzionari, procacciatori e titolari di agenzie di pratiche automobilistiche. Visone - secondo la procura - si introduceva abusivamente nel sistema informatico della Prefettura di Napoli, denominato “Patenti web”, i cui dati confluiscono nell’Anagrafe Nazionale dei Conducenti e nel sistema “Sana”, dove sono registrati i reati amministrativi. In quel modo Visone, in alcuni casi con la complicità del collega Francesco Milano, riusciva a sbloccare le patenti o concedere permessi di guida provvisori a chi non ne aveva diritto. Persone disposte a tutto pur di tornare al volante e che sganciavano anche fino a 2mila euro o, per oliare il meccanismo, offrivano soggiorni da favola in hotel a 5 stelle.

I procacciatori il più delle volte incontravano Visone - difeso dall’avvocato Fabio Fulgeri - lontano dagli uffici della Prefettura.

Il funzionario apriva uno zaino e i procacciatori mettevano al suo interno una busta con centinaia di euro e una lista con i nomi delle persone da favorire. In alcuni casi - pur di far restituire la patente a chi doveva scontare la sospensione dalla guida perché trovato al volante in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti - i soldi venivano messi all’interno di un pacchetto di sigarette. Si andava dai 300 euro per le pratiche più semplici ai 1000 per quelle più difficili. Con i titolari delle agenzie che spesso pagavano a forfait i funzionari infedeli. Uno degli arrestati, Corrado Romano, era particolarmente attivo nell’estate del 2019. L’8 agosto consegna a Visone 400 euro, altrettanti il giorno successivo. Poi vari incontri tra il settembre e il novembre di quell’anno e sempre - secondo gli inquirenti - consegnando buste contenenti soldi. 

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Particolare poi quanto ricostruito dai finanzieri nel giugno 2019. Un vicebrigadiere dei carabinieri in servizio ad Amalfi contatta Visone chiedendogli informazioni sulla posizione di un uomo, un albergatore, al quale era stata sospesa la patente per guida pericolosa. Tre giorni dopo il titolare dell’hotel si presenta in Prefettura e, ottenuto un permesso di guida provvisorio, promette al funzionario un soggiorno per due persone presso il proprio hotel a 4 stelle di Conca dei Marini. A settembre Visone, in compagnia, andrà poi a godersi il soggiorno gratuito nella perla della costiera amalfitana. Stesso scambio è avvenuto - secondo gli inquirenti - tra un funzionario della Motorizzazione, Rosalba Mattiello, con una donna che si era vista ritirare la patente. In questo caso a beneficiare di un soggiorno di 4 notti nel più celebre hotel di Capri, una copia di sposini, nipoti della dipendente della Motorizzazione. 

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