Napoli: 13 anni, gli rompono un dente per rubare cellulare e cinque euro

Picchiato da una babygang in piazza Nazionale: raccolta fondi su Facebook per aiutarlo a sostenere le spese mediche

Baby gang in azione
Baby gang in azione
di Melina Chiapparino
Mercoledì 15 Novembre 2023, 23:26 - Ultimo agg. 17 Novembre, 07:28
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Babygang nuovamente in azione ma, stavolta, la risposta è una catena di solidarietà e aiuti. È successo qualche settimana fa a piazza Nazionale dove un 13enne è stato preso di mira da un gruppetto di coetanei che l’hanno aggredito fino a procurargli la caduta di un dente. L’episodio ha innescato una rete di sostegno nei confronti del ragazzino e della sua famiglia. Un lieto fine, quindi, che però conferma il dato dell’aumento degli assalti a suon di calci, pugni e schiaffi da parte di gruppetti di minorenni che bersagliano altrettanti coetanei presi di mira senza alcun motivo. Le violenze, spesso, non hanno un fine se non quello di spaventare e prevaricare i malcapitati, sebbene questa volta la vittima sia stata anche derubata. I ragazzini gli hanno portato via il cellulare e cinque euro che aveva in tasca per la merenda.

L’impennata dei raid non ha confini di quartiere e il più delle volte riguarda i luoghi di maggiore concentrazione e ritrovo dei ragazzini ma non in questo caso, dal momento che l’aggressione dopo l’uscita da scuola. Il fatto risale al 27 ottobre quando il 13enne si trovava nei pressi di piazza Nazionale e stava tornando a casa come tanti suoi amici che rincasavano a conclusione di una mattinata trascorsa tra una lezione e l’altra insieme ai prof e ai compagni di classe. L’aggressione è cominciata prima con l’accerchiamento del malcapitato che si è ritrovato un gruppetto di ragazzini intorno e poi con insulti verbali e minacce a cui sono seguite le botte. Inizialmente i bulli hanno costretto il 13enne a consegnare il cellulare e i cinque euro che aveva in tasca ma non contenti dell’atto predatorio hanno infierito con le percosse. Il minore ha ricevuto una scarica di colpi ed un pugno all’altezza della bocca che gli ha fatto perdere l’equilibrio, così è caduto a terra mentre il branco si è allontanato lasciandolo tramortito. 

Dopo l’aggressione che è durata una manciata di secondi, il minore è stato soccorso da un anziano e da alcuni gruppetti di passanti che hanno avvisato i suoi familiari.

Le conseguenze delle percosse subite sono state numerose, dai traumi contusivi in varie parti del corpo, agli ematomi fino alla perdita di un dente definitivo. C’è da dire che non si può quantificare con altrettanta precisione il danno emotivo provocato. Il 13enne, infatti, è stato medicato in ospedale e, ovviamente, dovrà sottoporsi ad un serie di interventi per sostituire il dente fino al termine della fase di crescita per poi, intervenire in maniera definitiva in età adulta. La necessità di eseguire delle cure odontoiatriche particolari e l’eventualità di poter sostenere dal punto di vista psicologico il ragazzino e i suoi familiari è stato il motivo per cui si è innescata una catena di solidarietà partita dai social. Su un gruppo di facebook è partito l’appello per aiutare la famiglia del minore a cominciare da medici e odontoiatri che si sono offerti per assistere gratuitamente il ragazzino. 

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L’allarme e le segnalazioni riguardo i numerosi episodi di violenza che coinvolgono minori sia come vittime che come autori dei raid brutali, a Napoli, è partito dai genitori. L’impennata della microcriminalità lamentata da mamme e papà, infatti, è stata al centro del sit-in che si è svolto il 28 ottobre su via Scarlatti per chiedere una presenza maggiore di forze dell’ordine nei luoghi di ritrovo dei giovanissimi. E’ stato un caso ma il grido d’aiuto lanciato dalla rete dei genitori, al Vomero, il giorno dopo l’aggressione contro il 13enne a piazza Nazionale, rappresenta senz’altro un sintomo della preoccupazione percepita dagli adulti in merito all’imperversare di baby gang e branchi di bulli. Dopo la protesta nel cuore di via Scarlatti, la rete dei genitori ha annunciato sit-in a Chiaia e nel centro storico. 

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