Napoli: allarme bullismo al Vomero, ​la rivolta delle mamme

Sit-in e volantinaggio: «I nostri figli picchiati senza motivo, vogliamo più controlli»

Sit-in e volantinaggio al Vomero
Sit-in e volantinaggio al Vomero
di Melina Chiapparino
Sabato 28 Ottobre 2023, 23:33 - Ultimo agg. 29 Ottobre, 14:20
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Mamme in campo per dire “stop alla violenza”. Il messaggio, scritto sui volantini distribuiti ieri nel cuore del Vomero, è stato l’ennesimo grido d’aiuto lanciato dal comitato spontaneo di cittadini napoletani impegnati nel segnalare episodi di microcriminalità. Negli ultimi otto mesi, l’aumento di raid violenti e delle azioni di sopraffazione ai danni di minori, soprattutto nei luoghi di concentrazione della movida, è stato il motivo per cui è nata la rete tra le famiglie che, stavolta, hanno deciso di scendere in campo con un «volantinaggio mirato».

«L’obiettivo è di informare tutta la cittadinanza e sensibilizzare le istituzioni alle quali offriamo la nostra collaborazione sui tanti episodi di violenza che, seppur considerati minori, richiedono attenzione e prevenzione» spiega Nelide Milano, fondatrice del comitato civico per la sicurezza degli Adolescenti e dei Minori che, insieme ad altre associazioni, è confluito nella rete di cittadinanza attiva contro «la devianza minorile». 

L’iniziativa di volantinaggio è stata organizzata in via Luca Giordano e via Scarlatti «perché sono le strade in cui si sono verificati gli ultimi raid di violenza, arrivati a 4 episodi tra il 6 e il 7 ottobre» continua Nelide che sottolinea come si tratti «del primo passo di un percorso che coinvolgerà tutti i quartieri di Napoli e, in particolare, i luoghi di concentrazione dei giovani come l’area dei baretti e il centro storico». Nella maggior parte dei casi, come accaduto una ventina di giorni fa, non si tratta di azioni predatorie ma, più che altro, di intimidazioni a suon di calci, pugni e schiaffi. Il copione è sempre lo stesso. Una banale scusa per attaccare briga e, nel giro di pochi istanti, i bulli di turno scaricano le botte sul malcapitato per poi fuggire tra la folla. «Vogliamo sensibilizzare le persone a non voltare la faccia, a denunciare e non sottovalutare i piccoli episodi, per questo il nostro volantinaggio è stato mirato a raccogliere le istanze del territorio» aggiunge Nelide che annuncia un esposto collettivo da presentare nei prossimi giorni alle forze dell’ordine con la lista dei raid avvenuti negli ultimi mesi in città. La preoccupazione dei genitori, a parte i singoli episodi, riguarda il «rischio che non fronteggiando le piccole violenze si possa arrivare a conseguenze più gravi come è già accaduto con la morte di Francesco Pio e Giogiò» hanno spiegato le mamme. 

C’è da dire che ad aver paura non sono solo gli adulti. «I nostri figli dopo la chiusura di ogni tipo di attività per la pandemia, dopo mesi trascorsi chiusi in casa, dovrebbero finalmente sentirsi liberi di fare una passeggiata» ha fatto sapere Roberta Minichino anche lei impegnata nel volantinaggio civico. «Mia figlia di 13 anni si trovava con alcuni coetanei su una panchina di via Scarlatti – ha continuato Roberta - erano le 21 quando sono stati aggrediti da due ragazzini che hanno picchiato, senza motivo, un suo amichetto per poi fuggire via». «La denuncia per l’aggressione ai nostri figli è stata archiviata dopo solo un mese dalla presentazione - ha spiegato Valentina Pollio delle MammeAntibulli - abbiamo denunciato per evitare che tali episodi si ripetano ma il sistema va in tilt perché vige una legge ormai fuori dal contesto sociale, bisogna valutare l’abbassamento dell’età imputabile». «Aumentare i controlli nelle zone di concentrazione dei giovani e impiegare agenti in borghese per fronteggiare i raid di violenza».

Queste sono le principali richieste della rete civica che, tra gli obiettivi si pone la «vigilanza attiva del territorio».

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Sia chiaro che non si tratta di ronde, né di giustizia fai da te ma l’intento «è fare rete tra cittadini e istituzioni» come sottolinea Nelide Milano che insieme al comitato civico è stata ricevuta recentemente da Antonio De Iesu, assessore comunale alla sicurezza che ha teso la mano alla rete civica. Un aiuto concreto, senza dubbio lo stanno dando i metal detector installati nella metro di Scampia e Piscinola che, ad esempio ieri, hanno stanato un manganello telescopico in ferro nascosto da un 20enne. 

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