Napoli, lo scempio di piazza Trieste e Trento: «Nei prossimi giorni stop alle auto»

Piazza Trieste e Trento
Piazza Trieste e Trento
di Gennaro Di Biase
Domenica 14 Gennaio 2024, 10:21 - Ultimo agg. 15 Gennaio, 07:30
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L'area pedonale di piazza Trieste e Trento, che negli anni è diventata purtroppo una delle location più battute dai parcheggiatori abusivi, entro la «metà della prossima settimana» diventerà off-limits per le auto. A festeggiare, tra i primi, questo «importante risultato» è il deputato dell'Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha ottenuto la promessa dall'assessore alla Sicurezza di Palazzo San Giacomo Antonio De Iesu.

La lotta agli abusivi portata avanti da anni da Borrelli, che ne ha fatto una missione civile e politica, prosegue tra vittorie e resistenze. I ras della sosta producono un giro d'affari che il parlamentare stima in circa «100 milioni all'anno tra Napoli e provincia». «Verrà lasciato aperto soltanto un corridoio per consentire ai veicoli di entrare a Palazzo Reale prosegue Borrelli L'accesso ai cani lì resta purtroppo ancora vietato, ma per le auto dei lavoratori la direzione si è battuta. Il risultato dell'installazione delle fioriere anche sul lato sinistro però metterà fine a un'illegalità che durava da troppi anni». A due passi, cioè, dal San Carlo e dalla Prefettura. «La parte destra del piazzale è già inaccessibile spiega De Iesu ed entro la metà della prossima settimana saranno installate le fioriere anche sul lato sinistro.

Lo slargo tra San Carlo e il Palazzo Reale è pedonale e diventerà finalmente inaccessibile ai veicoli. Così recupereremo la prospettiva di Palazzo Reale, che era inquinata dal parcheggio abusivo».

Ventidue le denunce depositate da Borrelli contro i parcheggiatori di Napoli e provincia. «I ras della sosta argomenta il deputato sono passati nell'immaginario collettivo da persone bisognose a persone aggressive. È importante che la gente li consideri criminali, cioè persone che non rispettano la legge. L'opera di sensibilizzazione è uno dei risultati principali di questi anni di battaglie. Proprio l'altro ieri, a via Marina, alcuni parcheggiatori abusivi si sono impossessati di uno spazio tra l'Università Orientale e la sede della Regione. Da quello che so dovrebbe diventare un campo di calcio per i bambini. Devo purtroppo dire che in quel caso, tra gli habitué della zona c'era consenso nei loro confronti. C'è ancora tanto da fare da questo punto di vista: tanti simpatizzano per i ras della sosta. Pensi che durante un'udienza, poco tempo fa, anche un magistrato mi ha detto ironicamente: "Borrelli, lei si crede Robin Hood", perché avevo denunciato un parcheggiatore». Eppure, i numeri dell'illegalità del parcheggio abusivo sono imponenti, danni erariali compresi: occupando le strisce blu, i ras della sosta impoveriscono le casse del Comune.

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«Il business nell'area metropolitana è di 100 milioni all'anno. Solo il Comune di Napoli perde più di 10 milioni di ticket in 12 mesi. Tutti i procedimenti che ho messo in piedi sono effetti di aggressioni, ma le leggi contro i ras sono troppo blande. Al Ciottolo, nel 2018, contestai la presenza degli abusivi nella carreggiata della viabilità di via Marina. Fui preso a calci: qui sono arrivate condanne 3 mesi fa. Nel 2019 al Delle Palme, fui aggredito perché denunciai che, sulle strisce blu, gli abusivi si facevano consegnare le chiavi delle auto e le tenevano in un armadietto costruito sotto la macchinetta di Napolipark. A Santa Lucia tentarono di investirmi con uno scooter nel 19. Mi aggredirono al San Giovanni in Bosco, dove abbiamo ottenuto lo smantellamento di un parcheggio abusivo, oggi gratis. Gli abusivi sono spesso al soldo dei locali».
 

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