Napoli, strade nelle mani dei ras della sosta: c'è il report anti-abusivi

Da piazza Vittoria a via Santa Lucia: «Miniera d’oro per 50 parcheggiatori»

Napoli, strade nelle mani dei ras della sosta: c'è il report anti-abusivi
di Leandro Del Gaudio
Domenica 14 Gennaio 2024, 00:00 - Ultimo agg. 17:07
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Hanno turni, ruoli e compiti precisi. Si alternano in un sistema di staffetta - tra capi e comprimari, dirigenti e collaboratori - degno di un’azienda giapponese. Sanno cosa fare e a che ora farlo, quale atteggiamento sfoderare, a seconda dei clienti: postura criminale nei confronti di chi accenna una reazione; atteggiamento morbido verso i clienti più compiacenti. Sono un esercito che anche ieri e oggi, come in ogni fine settimana o giorno festivo, infesta le strade più in di Napoli, le più battute, specie nelle giornate di sole: sono i parcheggiatori abusivi.

Un fenomeno noto, conosciuto alla luce del giorno ma anche nel pieno delle ore della movida notturna, come appare evidente dal lavoro svolto dalle forze dell’ordine e sistematicamente riversato in Procura.

Un fenomeno che torna attuale proprio in queste ore, quando la zona del lungomare è stata letteralmente presa d’assalto. E c’è uno spaccato cittadino su cui le forze dell’ordine insistono: parliamo dell’area che va da via Chiatamone a via Santa Lucia, passando per via Console e per le traversine a ridosso di una fetta di lungomare.

Una miniera d’oro, secondo quanto emerge dalle indagini condotte da polizia munipale, ma anche dai sequestri messi a segno lo scorso anno - nel periodo che va da gennaio all’estate - da polizia e carabinieri. Ecco alcuni dati aggiornati all’ultimo report destinato a finire in Procura: sono almeno 50 i parcheggiatori operativi tra piazza Vittoria fino alla statua di Umberto I di via Nazario Sauro. Gran parte di questa pattuglia è stata al centro di denunce o di segnalazioni, ma sempre per episodi estemporanei e sporadici, che non hanno consentito di definire un capo di accusa legato all’appartenenza a un preciso gruppo associativo. Presidiano le strade con un impegno massimo nei fine settimana e nei giorni di festa. Concentriamoci nelle zone di picco di auto che raggiungono il lungomare: fanno turni da sei ore, dalle undici del mattino fino a tarda notte, dal momento che la zona di Santa Lucia è meta ambita anche per il popolo della notte (negli ultimi tempi, la movida si è spostata verso il lungomare orientale, decongenstionando in parte la zona di piazza Rodinò). Ogni parcheggiatore abusivo si avvale di collaboratori, a mo’ di cavallucci: come emerso dalle denunce dei carabinieri che hanno lavorato tra Chiaia e Posillipo, gli incassi non devono rimanere «a terra». Ma devono essere spostati per evitare sequestri. In sintesi, quando le tasche si riempiono: mazzette di centinaia di euro vengono spostate da aiutanti e collaboratori, a piedi o sugli scooter, in modo da evitare sequestri da parte delle forze dell’ordine. I soldi finiscono nei bassi del Pallonetto di Santa Lucia.

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Ed è quest’ultimo uno dei punti su cui la Procura potrebbe svolgere degli approfondimenti: è l’ipotesi di una cassa comune, che fa emergere il carattere organizzato e sistemico del “lavoro” illegale. Materia destinata al vaglio dei pm del pool criminalità predatoria e sicurezza urbana, sotto la guida del procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli. Ma restiamo ai soldi, anzi, agli incassi: l’incasso varia ogni 6 ore si parte dai 300 euro al giorno per i giorni feriali per ogni parcheggiatore attivo fino alle 18, ai 500 euro al giorno per gli orari serali e notturni.

Nei festivi gli incassi raddoppiano o triplicano, ma è anche vero che si inseriscono anche soggetti a cottimo. Ma l’attività svolta dagli abusivi non riguarda solo la sosta più meno selvaggia, dal momento che certe strade diventano una sorta di scenario in cui muovere le proprie pedine. È il caso denunciato da residenti che si affacciano alle spalle di via Santa Lucia. È qui che gli abusivi spostano i cassonetti della spazzatura, oltre a maneggiare delle auto civetta che il più delle volte appartengono al sistema: servono a lasciare sempre spazi liberi, per garantire il via vai di automobilisti. Non è tutto.

Secondo quanto emerso da alcune segnalazioni di comitati di cittadini, ma anche da denunce alle forze dell’ordine, non sono mancati in questi ultimi mesi accordi sotto banco tra abusivi della sosta e parcheggi autorizzati. In che senso? Quando i garage si riempiono, servono spazi esterni per piazzare le auto dei clienti (a cui vengono rilasciati scontrini regolari), che non sanno che le loro auto finiscono sul ciglio della strada, ma al riparo da multe, grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine. Episodi che non riguardano tutti i gestori di garage autorizzati - bene chiarirlo, in gran parte persone oneste - ma che bastano da soli a rappresentare un fenomeno sempre più radicato. Un fenomeno su cui ha acceso i propri fari, da angolazioni differenti, sia il prefetto Michele di Bari che la Procura di Napoli.
 

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