Napoli, al Policlinico Federico II inaugurate nuove risonanze
magnetiche e Tac

Inaugurazione della nuova risonanza magnetica presso il Policlinico Federico II
Inaugurazione della nuova risonanza magnetica presso il Policlinico Federico II
di Emma Onorato
Mercoledì 13 Luglio 2022, 17:15 - Ultimo agg. 14 Luglio, 09:04
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Con l'inaugurazione di una nuova risonanza magnetica e una nuova Tac, prosegue il lavoro di ammodernamento tecnologico del Policlinico Federico II.

«Un ospedale sicuro ed efficiente è il dogma della medicina moderna, e questa è una struttura ospedaliera che necessitava di essere ammodernata». Così, grazie un investimento di circa 800mila euro, entra in funzione il nuovo termografo Rm1.5 Tesla Signa Voyager: un apparecchio innovativo e all'avanguardia che riuscirà a potenziare l'attività assistenziale della Uoc di diagnostica per immagini e radioterapia della struttura federiciana. Si è raggiunto un grande traguardo di ammodernamento - come sottolinea il direttore generale dell'Aou Federico II, Anna Iervolino -  nonostante le difficoltà dettate dall'emergenza pandemica: «Su un fronte si è combattuto il Covid, e dall'altro abbiamo ammodernato le strutture e gli impianti». «La nuova risonanza magnetica permetterà ai pazienti di giovare di una tecnologia moderna e all'avanguardia, per una diagnosi di precisione», conclude la Iervolino.

Un apparecchio innovativo che favorirà la tempestività e l'efficacia nei percorsi di cura dei pazienti oncologici e nelle reti tempo dipendenti: «La nuova risonanza magnetica oltre ad offrire spazi più ampi - che faranno percepire al paziente una sensazione di maggiore comfort - permetterà di effettuare gli esami in tempi più brevi rispetto alle tempistiche del termografo precedente», spiega Arturo Brunetti, direttore dell'Unità operativa complessa di diagnostica per immagini e radioterapia dell'Aou Federico II.

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In aggiunta c'è da evidenziare che apparecchi come questo «consentono delle forte sinergie sia nelle attività di ricerca, sia nelle attività di didattica e formazione», in particolare «per gli studenti  che seguono corsi di laurea  incardinati nel nostro dipartimento, come il corso di laurea in tecnico di diagnostica per immagini e il corso di laurea in Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare», come specifica il direttore del Dipartimento universitario di Scienze Biomediche avanzate, Alberto Cuocolo. Così continua con fermezza il percorso parallelo tra il progresso tecnologico e l'assistenza sanitaria: «Sapere scientifico e alta tecnologia, sono un binomio assoluto - chiosa Sabino De Placido, direttore del Dipartimento di oncoematologia diagnostica per immagini e morfologica e medicina legale dell'Aou Federico II -  costituiscono sia una garanzia di alta qualità di assistenza, che di tutela del patrimonio rappresentato dalla salute del cittadino».

Ma nel corso della mattinata - come già accennato in precedenza - è stata inaugurata anche la nuova Tac 64 strati: «Questa Tac è stata acquistata per effettuare la perfusione celebrale dei pazienti affetti da ictus. Un'apparecchiatura che permette di distinguere i pazienti che possiamo trattare per via endovascolare - con la trombectomia - da quelli che, purtroppo, non possono essere sottoposti a questo tipo di trattamento, come nel caso della trombolisi endovenosa», illustra Francesco Briganti, responsabile Uosd di neuroradiologia interventistica dell'Aou Federico II. Sono circa 500mila gli euro investiti per la nuova Tac attivata sotto la guida del professore presso l'edificio 16 del Policlinico.

Uno strumento che andrà a potenziare ulteriormente l'organizzazione della Stroke unit: «Devo ringraziare il direttore generale, l'ingegneria clinica, e anche coloro che hanno effettuato i lavori, perché siamo riusciti a registrare un record: abbiamo cambiato la Tac in un solo mese. Un risultato davvero importante per una struttura pubblica», conclude Briganti elogiando il grande lavoro svolto.  

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