Napoli, in arrivo 20 nuovi tram prodotti in Turchia per 63 milioni

Bando aggiudicato alla Bozankaya Otomotiv con un'offerta al ribasso pati al 13%.

Il tram prodotto dall'azienda turca Bozankaya
Il tram prodotto dall'azienda turca Bozankaya
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Venerdì 29 Dicembre 2023, 17:03 - Ultimo agg. 17:07
2 Minuti di Lettura

Il bando per l'acquisto di venti nuovi tram per la città di Napoli è stato aggiudicato. I nuovi mezzi saranno realizzati in Turchia dalla Bozankaya Otomotiv Makina Imalat Ithalat ve Ihracat, azienda leader nel Paese d'origine nel settore dei trasporti, che sta emergendo anche a livello internazionale

 

Per l'aggiudicazione del bando per la realizzazione dei venti nuovi tram per la città di Napoli sono state presentate due proposte, una dalla storica Hitachi Rail e un'altra dall'azienda turca.

In fase di apertura delle buste è stato necessario chiedere alla Bozankaya ulteriore documentazione, che è stata presentata e ha condotto la commissione del Comune di Napoli alla scelta definitiva. La Bozankaya Otomotiv ha presentato un'offerta lievemente inferiore ai 63 milioni, con un ribasso del 13,18% sull'importo complessivo dell'appalto a base di gara.

La produsione dei tram verrà avviata quando sarà siglato il contratto che, a meno di ricorsi, dovrebbe essere siglato all'inizio del 2024. I tram saranno quelli che l'azienda ha già realizzato per la città di Kayseri, capoluogo di provincia nell'Anatolia Centrale dove vivono 1,1milioni di persone. Si tratta di mezzi bidirezionali a cinque moduli, capaci di trasportare 295 passeggeri contemporaneamente. 

L'acquisto dei nuovi tram si è reso necessario anche in vista del recupero del percorso tramviario fino a Mergellina che dovrebbe prendere il via entro la metà del 2024. Anche per il recupero della sede tramviaria sono in corso le procedure di aggiudicazione: i lavori saranno complessi perché il recupero della porzione di binari sommersa sotto l'asfalto nella zona di Chiaia risulta complesso, così com la rivitalizzazione delle strutture elettriche a supporto della linea che è stata soppressa 

© RIPRODUZIONE RISERVATA