La protesta parte da loro, gli specializzandi. Frasi sussurrate a mezza bocca con la garanzia dell’anonimato, nessuno vuole esporsi, nessuno vuole metterci la faccia: il percorso universitario è ancora lungo e allora - dicono - “non possiamo compromettere anni di studio, impegno e fatica, meglio stare zitti e andare avanti”. E però - aggiungono - “così facendo qui impariamo poco o nulla”. Succede all’Università degli studi Luigi Vanvitelli, il malumore serpeggia tra i giovani medici della Scuola di specializzazione di Radiodiagnostica chiamati - in base a una regolare turnazione - a lavorare in accettazione e a sbrigare pratiche amministrative di vario genere. Telefoni che squillano a più non posso, prescrizioni da verificare, autorizzazioni al trattamento dei dati sensibili, carte, timbri e decine di problemi burocratici da risolvere ogni mattina ben lontani - aggiungono - da ciò che invece “dovremmo, e ci piacerebbe, fare”.
Ma andiamo con ordine e partiamo da una mail inviata all’indirizzo dell’”Osservatorio nazionale per la formazione medica specialistica”, l’organo del Ministero della Salute deputato alla salvaguardia e alla tutela della qualità formativa delle Scuole di specializzazione, dei processi di accreditamento e di tutte quelle procedure di verifica che dovrebbero essere attuate. Un controllo indispensabile a garanzia della buona formazione medica post-laurea. A mandarla - e a pubblicarla anche sul sito che gestisce e sulla pagina facebook di riferimento - è il dottore Massimo Minerva, presidente di Als - Associazione Liberi Specializzandi, che ogni giorno raccoglie con cura e rigore decine di segnalazioni sulle Scuole dell’intero paese. Minerva muove una serie di obiezioni anche rispetto alle procedure di accreditamento ma si sofferma in particolar modo sulla condizione dei “medici-segretari”.
Napoli, Università, altra bufera specializzandi in rivolta: «Basta fare i segretari»
Radiologia, protesta dell'associazione: "Turni in accettazione e non in reparto"
di Maria Chiara Aulisio
Domenica 12 Novembre 2023, 00:00
- Ultimo agg. 16:30
3 Minuti di Lettura
© RIPRODUZIONE RISERVATA