Napoli: verde distrutto, ai giardinieri 300mila euro di premio produzione

Napoli: verde distrutto, ai giardinieri 300mila euro di premio produzione
di Paolo Barbuto
Venerdì 31 Luglio 2020, 00:00 - Ultimo agg. 12:54
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Assessore Felaco, com’è la situazione del verde a Napoli? «Siamo impegnati su molti fronti e riusciamo a fare tantissime cose...». Scusi l’interruzione assessore ma parliamoci con sincerità, non uomo di amministrazione e giornalista ma due cittadini di Napoli che osservano la città nella quale vivono: lei non trova che il degrado abbia assalito ogni spazio, soprattutto quelli verdi, della città? «No, guardi, io non vedo tutto questo degrado».

Non c’è partita, il titolare del verde partenopeo non cede all’idea che le cose vadano maluccio, fa il suo mestiere e difende l’amministrazione, posizione ammissibile ovviamente. Non cede nemmeno di fronte alla domanda diretta: ma secondo lei i trecentomila euro di “produttività di gruppo” sono meritati da chi si occupa del verde a Napoli? «Io sono dell’idea che il lavoro va pagato e io vedo tanta gente che lavora». Stop, impossibile cercare un dialogo perché la visuale dell’interlocutore è evidentemente offuscata.
 


Vorremmo girare la domanda a voi lettori: pensate che la produttività del settore verde del Comune di Napoli sia meritevole del versamento extra stipendio di circa trecentomila euro da dividere fra tutti i lavoratori? Ah, a proposito, quel denaro viene preso dalle casse comuni, quelle che a Palazzo San Giacomo sono sempre più vuote.

Per capire di cosa stiamo parlando dobbiamo fermarci un attimo a guardare gli accordi interni fra Comune e lavoratori. Tre anni fa è stato rinnovato un antico accordo, quello sulla “produttività di gruppo” che non viene siglato solo con i giardinieri ma con tutte le altre strutture comunali. Ogni lavoratore viene valutato in base alla disponibilità, alla bravura, alla competenza e alla dedizione, così può entrare nel novero delle persone che si divideranno i soldi della “produttività”. In generale la produttività viene misurata sulla base di precisi compiti da ottemperare, che riguardano tutta la struttura.

Nel caso del personale del servizio verde la produttività di gruppo è stata suddivisa in due tronconi, uno da 145mila euro destinato al servizio verde che fa capo a Palazzo San Giacomo e uno da 165mila euro per i giardinieri distaccati nelle dieci municipalità cittadine. Ognuno degli addetti ha dovuto contribuire al raggiungimento del risultato globale del gruppo per aspirare ad avere un po’ di quei soldi che il Comune ha deciso di versare (determinazioni numero 10 e 11 del 14 luglio firmate dal dirigente del Servizio Verde della Città): gli obiettivi li vedete nella tabella in alto.
La situazione reale invece la vedete abbassando lo sguardo sulle aiuole della città o alzandoli verso quel che resta degli alberi di Napoli. Noi non siamo certissimi che la gestione del verde sia effettuata con precisione e puntualità ma potremmo sbagliarci sicché chiediamo il conforto di voi lettori.
 
 

Un allarme arriva anche dal Wwf napoletano che parte dallo stanziamento regionale di 19 milioni in totale per la riqualificazione delle aree verdi e la piantumazione e si chiede quale sarà il metodo per usare quei fondi: «Può fare certamente buona impressione e risultare accattivante parlare di lavori per la riqualificazione delle aree verdi, ma nel concreto cosa vuole dire? Nella condizione di estremo degrado in cui versano i parchi napoletani, qualsiasi azione può apparire meritoria e configurarsi quasi come un miracolo vista la precedente lunghissima incuria, ma esistono forti rischi che questa strepitosa occasione, forse irripetibile, per cambiare la qualità della vita e dell’aria che respiriamo, vada sprecata», dice con vigore Ornella Capezzuto, presidente del Wwf Napoli che resta allibita di fronte alla notizia del versamento di 300mila euro per il settore verde: «Ma allora è vero? Io pensavo fosse uno scherzo».

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