Degrado a Napoli, l'agonia di aiuole, alberi e giardini bruciati dal sole senza acqua

Degrado a Napoli, l'agonia di aiuole, alberi e giardini bruciati dal sole senza acqua
di Antonio Folle
Martedì 28 Luglio 2020, 15:56 - Ultimo agg. 17:20
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Enormi distese di erba secca dove è facile trovare tane di ratti, rifiuti che si accumulano perchè nessuno pulisce, alberi che stanno lentamente affogando a causa del sole rovente e dei mancati interventi di manutenzione da parte delle istituzioni. È la fotografia impietosa dello stato del verde pubblico nella terza città italiana. A Napoli la cura del verde sembra essere diventato un optional e a poco servono gli interventi realizzati di tanto in tanto da gruppi di volontari che, forse impietositi dalla sorte a cui sono condannati gli spazi verdi napoletani, organizzano interventi di pulizia e danno respiro alle piante con provvidenziali secchiate d'acqua. Un viaggio, quello che segue il percorso delle principali piazze cittadine, a dir poco desolante.

A piazza Carlo III le aiuole centrali sono ormai diventate un'unica distesa giallognola fatta di erba secca e spazzatura gettata dagli incivili che, anche in questo caso, giocano un ruolo importantissimo sul fronte del degrado del verde. Gli alberelli - tra cui il famoso albero della vita - agonizzano sotto al sole cocente perché da settimane nessuno si degna di intervenire per innaffiarli. L'impianto di irrigazione è ormai fuori uso e il risultato di un tale sfracelo è sotto gli occhi di tutti. Peggio ancora, se possibile, la situazione del verde sul marciapiedi che costeggiano il mastodontico albergo dei poveri. Qui sta crescendo una vera e propria mini foresta fatta di fittissime erbacce all'interno delle quali, oltre ai rifiuti, si annidano folte colonie di ratti che si moltiplicano praticamente indisturbati.
 

 

Problema, quello della presenza di ratti, che si registra anche a piazza Nazionale. Qui, come hanno denunciato i cittadini, di giorno è praticamente impossibile intrattenersi perchè non esistono posti dove ripararsi dalla calura estiva. Di sera, invece, il passeggio è reso impossibile dalle decine di topi che escono dalle loro tane a caccia degli avanzi abbandonati dai soliti incivili tra quello che resta delle aiuole. «Qui praticamente è impossibile sostare - spiega Adelaide Dario del comitato Vasto-Nolana - sia perchè il sole batte forte fino al tardo pomeriggio e non ci sono alberi per ripararsi, sia per la presenza di topi che circolano liberamente. Una parte della colpa di questa situazione è sicuramente degli incivili che continuano a gettare rifiuti e resti di cibo nei giardinetti - precisa - ma le responsabilità più grandi a mio avviso vanno ascritte alle nostre istituzioni che si sono dimostrate incapaci di curare il verde e renderlo una risorsa per il territorio».

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Proprio il verde doveva essere tra i protagonisti del restyling della vicina piazza Garibaldi. E invece le tante mini aiuole o stanno letteralmente scomparendo sotto l'azione degli infuocati raggi solari o sono invase da erbacce infestanti. Della manutenzione continua promessa in occasione della presentazione alla città del nuovo volto della piazza, nemmeno l'ombra. Le Municipalità non hanno personale da destinare alla cura del verde e per il Comune di Napoli la cura del verde non sembra essere una priorità nonostante gli annunci. 

Capitolo a parte per via Marina. La strada della discordia è costellata da bellissime palme che, però, stanno lentamente seccando. In alcuni punti della strada l'impianto di irrigazione è tutto sommato in condizioni di discreta efficienza ma nella stragrande maggioranza dei casi gli alberi sono lasciati al loro destino, affidati alle piogge o alla generosità dei commercianti che, quando possono, innaffiano personalmente i poveri alberi.
 

«Quello che si vede in questa città è assurdo - la denuncia del presidente dell'associazione Vivere il Quartiere Enrico Cella - con il verde che è affidato ai volontari e non ad appositi servizi comunali e municipali. E sia chiaro, noi non siamo contrari agli interventi diretti dei cittadini, Anzi, pochi giorni fa a piazza Poderico sono stati proprio i volontari a ridare dignità agli alberi, ai giardini e all'intera piazza. La scusa del Comune - l'affondo di Cella - che lamenta di non avere personale a sufficienza non è più credibile. A Napoli ci sono migliaia di percettori del reddito di cittadinanza e il Comune ha la facoltà di usare questa grande forza lavoro per migliorare i servizi in città. La smettano con i giochetti politici e decidano finalmente di creare i progetti lavorativi finalizzati a migliorare la cura del verde e degli altri servizi di cui Napoli ha bisogno».

In occasione delle prossime elezioni regionali si stanno moltiplicando le liste elettorali  - liste che vedono schierati anche alcuni importanti esponenti istituzionali dei Verdi - che si rifanno ai temi della natura e dell'ambientalismo.
Il risultato dell'impegno degli ambientalisti in salsa partenopea, almeno a giudicare dell'attuale stato del verde, è però decisamente deludente. 

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