Napoli, la guerra agli alberi delle babygang: «Più sorveglianza e pene certe»

Continui raid vandalici ai danni degli alberelli installati in due delle piazze più importanti della IV Municipalità

Un raid contro gli alberi
Un raid contro gli alberi
di Antonio Folle
Sabato 27 Gennaio 2024, 17:32 - Ultimo agg. 17:46
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Quella scatenata contro gli alberi di piazza Carlo III, di piazza Nazionale e in parte del corso Garibaldi da ormai diverse settimane ha assunto i contorni di una vera e propria guerra dichiarata. Da settimane, infatti, i residenti della zona segnalano continui raid vandalici ai danni degli alberelli installati in due delle piazze più importanti della IV Municipalità messi a segno dalle famigerate babygang della zona che, specie nelle ore tardo-pomeridiane e serali imperversano praticamente indisturbate. Alberi mozzati di netto in pochi istanti e lasciati al suolo che testimoniano quanto la barbarie della parte malata della gioventù partenopea abbia raggiunto picchi massimi. E il famoso "cippo" di sant'Antonio non c'entra nulla: non è infatti solo in quel limitato periodo dell'anno che si verificano i raid denunciati dai cittadini. Ormai, lo testimoniano le immagini pubblicate di continuo sui social, si tratta di un fenomeno endemico e difficile da estirpare con la sola opera di "persuasione".

 

Naturalmente il braccio di ferro tra i cittadini schierati a tutela del già bistrattato patrimonio arboreo e i gruppi di ragazzi armati di motoseghe ha il suo strascico polemico che coinvolge le istituzioni. Sono in molti, infatti, a chiedere al Comune di Napoli ed alla Questura di intensificare i controlli e di fermare i baby-banditi che, per la quasi totalità dei casi, a stento raggiungono l'età prevista dalla legge per l'imputabilità. Nelle prossime ore, come è stato annunciato sul gruppo Fatti di Napoletani Perbene, i cittadini daranno vita ad una raccolta firme.

Le sottoscrizioni raccolte saranno presentate alle istituzioni con il preciso scopo di ottenere il potenziamento della sorveglianza a piazza Carlo III e a piazza Nazionale, potenzialmento peraltro già chieso a più riprese nel corso degli anni per contrastare furti, scippi e rapine in quella zona della città. 

Capitolo - e menzione - a parte per la vicenda legata al corso Garibaldi. Anche qui gli alberelli installati in molti punti dell'arteria stradale che collega piazza Garibaldi con il centro sono stati tagliati. Ma in questo caso non si tratterebbe dell'opera distruttrice delle baby gang quanto, piuttosto, dell'incivilità di alcuni commercianti a cui - sembrerebbe - le chiome degli alberi darebbero fastidio a causa delle loro dimensioni, spingendo i commercianti stessi a "intervenire" radicalmente tagliando di netto gli alberi. 

E su quanta ignoranza ci sia sul fronte della tutela del verde e circa la necessità di salvaguardare gli alberi in città - anche con lo scopo di combattere lo smog - non è possibile non citare l'episodio risalente allo scorso novembre e che riguardava due alberi "strangolati" alla radice con una gettata di cemento a presa rapida. Dopo la denuncia dei cittadini ed il battage mediatico scatenato dai social il Comune è poi intervenuto per liberare i due alberi dalla prigione di cemento che li stava soffocando, ma i colpevoli del gesto sconsiderato non sono stati individuati e nemmeno sanzionati anche se - ma naturalmente anche in questo caso non esistono prove - in molti puntavano il dito contro una attività commerciale che su quelle basi di cemento aveva installato i propri tavolini. 

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