Il consiglio dell'ordine degli avvocati di Napoli ha istituito un “contact point” con sportelli presso la diocesi di Napoli e la Comunità di Sant'Egidio per dare assistenza ai profughi ucraini che debbano chiedere il permesso di soggiorno. Il servizio è svolto grazie alla convenzione del presidente dell'ordine, Antonio Tafuri, con la questura di Napoli, e garantisce una via semplificata per gli appuntamenti con i cittadini ucraini quando la pratica è avviata e istruita da un avvocato aderente al “contact point”.
Il volontariato viene svolto da un nutrito e appassionato gruppo di circa 180 avvocati napoletani che, diretti dal consigliere dell'ordine Sedu e dall'avvocato Vanda Nazzaro, coordinatrice della commissione diritti umani, stanno prestando le loro competenze professionali alla nobile causa dell'aiuto alle persone che fuggono dalla guerra e che, se richiesti, accompagnano il profugo negli uffici della questura. Inoltre, grazie all'accordo raggiunto con l'assessore Luca Trapanese, è prevista anche la possibilità di presentare domanda di disponibilità di alloggio all'assessorato del Comune di Napoli, che ha sinora trovato sistemazione abitativa per tutti i richiedenti.
Il Consiglio ha inoltre attivato un conto corrente dedicato, indicato sul sito istituzionale, per ricevere donazioni da destinare agli aiuti umanitari in favore dei profughi ucraini e a breve la raccolta sarà chiusa con il versamento di quanto offerto dagli avvocati napoletani per gli scopi di sostegno alle sfortunate vittime della guerra.