L'Ospedale del Mare a pieno regime: ok a 378 posti letto

L'Ospedale del Mare a pieno regime: ok a 378 posti letto
di Ettore Mautone
Giovedì 9 Luglio 2020, 10:30
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L'ospedale del Mare è finalmente completo: dalle prime ore di oggi veste l'abito di un Dipartimento di emergenza di II livello, ossia un hub di pronto soccorso articolato in servizi, unità operative e aree di ricovero mediche e chirurgiche complete per tutte le discipline. Nel pomeriggio di ieri è arrivata l'autorizzazione sanitaria di competenza dell'amministrazione comunale, mentre da stamattina scattano le informative alla centrale operativa del 118, alle direzioni sanitarie di tutti i presidi della Asl e di altre aziende sanitarie campane oltre che alle autorità e agli organi regionali.

Con il nuovo assetto l'ospedale diventa un centro operativo nell'ambito di tutte le reti di assistenza in emergenza e urgenza cosiddette tempo dipendenti (infarto, ictus e trauma). In totale, salgono a 378 i posti letto attivi, di cui 149 di area medica e 199 di area chirurgica, 20 di terapia intensiva, 10 di Utic (terapia intensiva coronarica) con un pronto soccorso che fa il salto di qualità dal I livello (autorizzato nello scorso marzo) al II livello di oggi con 8 posti tecnici di osservazione breve. Alla «prima linea» compete anche la gestione della medicina di urgenza dotata di 15 degenze guidate dalla squadra di camici bianchi con Vittorio Helzel che da oggi torna al lavoro dopo un lungo periodo di malattia. Pronto soccorso potenziato con l'arrivo di due medici dal Loreto mare per fronteggiare la penuria di personale specializzato creatasi negli ultimi mesi con il trasferimento di 6 camici bianchi su 25 vincitori di concorso in discipline equipollenti in altri ospedali.
 

 

Le nuove aree e reparti attivati all'ospedale del Mare vanno a completare il precedente assetto: si tratta della chirurgia toracica dotata di 10 posti letto (ancora senza primario), la chirurgia maxillo-facciale (6 posti letto di cui 2 di day surgery), la chirurgia plastica con la stessa dotazione e il settore materno-infantile (con la ginecologia e ostetricia dal Loreto mare e la neonatologia). Nuovo è anche il percorso per i politraumi maggiori (trauma center) che accoglierà le vittime di gravi incidenti da trattare in team multidisciplinari. Per attivare questa delicata funzione assistenziale, che finora aveva come unico punto di riferimento il Cardarelli, l'ospedale del Mare, su richiesta della direzione strategica, si è avvalso di un tutor. Si tratta di Giuseppe Noschese, ex team leader del trauma center del Cardarelli, oggi in pensione, che ha messo a disposizione la sua esperienza. «Una disponibilità che è stata il valore aggiunto necessario per partire subito bene e con il piede giusto - dice il manager della Asl Napoli Ciro Verdoliva - negli ultimi due mesi ci siamo preparati per essere pronti a una routine di alto impegno assistenziale. L'autorizzazione all'attività sanitaria di II livello, ossia il semaforo verde fatto scattare dall'amministrazione comunale, è riferita non solo ai requisiti strutturali, strumentali e di personale ma volge lo sguardo anche all'organizzazione dei percorsi e all'assetto delle professionalità impegnate. L'autorizzazione per l'ospedale del Mare come Dea di II livello è fondamentale. Un obiettivo che il presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca ci ha chiesto di portare a termine con decisione per consolidare un nuovo pilastro dell'assistenza sanitaria regionale. Senza le donne e gli uomini della Asl Napoli 1 Centro non avrei saputo centrare questo nuovo traguardo».
 

Nell'offerta delle discipline sanitarie, l'unica voce che ancora manca all'appello è la pediatria, prevista dal piano ospedaliero e da attivare secondo il Piano ospedaliero che praticamente muove i primi passi potendo contare solo sulla struttura di riferimento regionale rappresentata dal Santobono. Sullo sfondo della piena operatività conseguita dall'ospedale del Mare, restano i nodi rappresentati da alcune annose carenze di personale medico, infermieristico e tecnico che incrociano il destino del Loreto mare, oggi a mezzo servizio con funzioni mediche limitate e chirurgiche solo ambulatoriali, recuperato dopo la conversione in Covid center e in attesa che la pandemia si esaurisca per mollare una funzione che potrebbe tornare in auge nei prossimi mesi. 

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