Mixomi atriali: scoperta l’origine dei tumori del cuore grazie a team campano e del Sud

Mixomi atriali: scoperta l’origine dei tumori del cuore grazie a team campano e del Sud
di Ettore Mautone
Lunedì 15 Giugno 2020, 15:10 - Ultimo agg. 20:33
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E' stata scoperta l'origine dei tumori del cuore attraverso l'individuazione delle cellule staminali responsabili del mixoma atriale. Lo studio è frutto della collaborazione tra il gruppo di ricerca di Michele Torella, della Cardiochirurgia del Monaldi diretta da Marisa De Feo, ordinario dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, con il team della Cardiologia di Daniele Torella, Ordinario dell'Università Magna Graecia di Catanzaro. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista ‘European Heart Journal’ la più prestigiosa al mondo per impatto scientifico in ambito cardiovascolare (con un IF=25 la prima delle 136 riviste del “Cardiac & Cardiovascular Systems”).

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“I tumori primitivi del cuore sono patologie molto rare - avverte De Geo - tra questi la stragrande maggioranza è rappresentata dai mixomi cardiaci. Il mixoma atriale è tipicamente considerato una neoplasia benigna in senso convenzionale, per il suo basso grado di invasività locale e l’assenza di metastasi. Tuttavia, la designazione oncologica di benignità sottostima il rischio clinico che questo tumore cardiaco comporta per il paziente. Infatti, in virtù della loro posizione anatomica, i mixomi atriali possono produrre diversi quadri clinici, tra i quali rientrano lo scompenso cardiaco per disfunzione valvolare acuta e l’embolizzazione distale a carico del cervello o di altri organi (ictus). La diagnosi precoce e l’escissione totale mediante intervento di cardiochirurgia sono perciò fondamentali nel trattamento del mixoma. Tali tumori benigni continuano a generare interesse non solo in conseguenza della loro presentazione clinica potenzialmente pericolosa ma, soprattutto, per la loro origine, rimasta a lungo sconosciuta”. 

Nel lavoro, i ricercatori dell’Università della Campania e della Magna Graecia hanno analizzato 26 mixomi umani, identificando e isolando delle cellule con caratteristiche di vere cellule staminali tumorali capaci di riformare il mixoma cardiaco. Lo studio, cui è dedicato anche un’Editorial (https://doi.org/10.1093/eurheartj/ehaa208), dimostra l'esistenza di una cellula staminale tumorale che dà origine al mixoma atriale. Tutto questo sembra, pertanto, indicare i mixomi cardiaci come la prima malattia cardiaca umana correlata alle cellule staminali del cuore adulto.

Il lavoro ha visto la collaborazione anche di Antonella De Angelis e Liberato Berrino entrambi docenti dell’Unicampania, di Alessandro Weisz dell’Università di Salerno e di scienziati internazionali quali il Bernardo Nadal-Ginard di Boston (Usa) e Georgina M. Ellison-Hughes del King’s College di Londra. Uno studio condotto in porto in piena emergenza Covid  che non ha impedito di far luce sugli sforzi profusi e i significativi successi che continuano ad essere conseguiti dall’Università della Campania e delle Università del Sud in generale nell’ambito della formazione, assistenza, ricerca e sviluppo. 

 
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