Liste d’attesa al Monaldi, il pasticcio dei call center: «Contattata nove anni dopo»

Liste d’attesa al Monaldi, il pasticcio dei call center: «Contattata nove anni dopo»
di Melina Chiapparino
Lunedì 2 Maggio 2022, 23:30 - Ultimo agg. 4 Maggio, 08:11
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Nove anni in lista di attesa. È questo il tempo trascorso prima che Rachele Birra, una 40enne napoletana, ricevesse la telefonata da parte dell’ospedale Monaldi. La donna che, nel 2013, era stata iscritta nell’elenco per gli interventi chirurgici di natura cardiologica in seno al presidio dell’Azienda dei Colli, è stata contattata solo qualche giorno fa ma il vero paradosso è un altro. Nel 2017 Rachele era stata operata al cuore al Monaldi dove aveva effettuato un regolare ricovero e il suo intervento era perfettamente riuscito. Nonostante questo la 40enne, oggi, risulta ancora in lista di attesa così come almeno altri dieci pazienti napoletani che, nelle ultime due settimane, sono stati contattati per conto del Monaldi. «Mi hanno chiamata da un call center chiedendomi se avessi ancora necessità di un intervento chirurgico al cuore ma, in un primo momento, ho persino pensato fosse uno scherzo». 

Rachele racconta con aria sorpresa la telefonata ricevuta da un numero anonimo che, inizialmente, l’ha spinta ad accertarsi dell’autenticità di quanto le avevano comunicato. «Risultavo iscritta in una lista del 2013 ma, poiché nel 2017 mi hanno sottoposto a un intervento a una valvola del cuore, mi è sembrato molto strano che non lo sapessero» continua la donna che, subito dopo, ha chiamato il reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale. «Nel reparto, nessuno ha saputo darmi informazioni» conclude Rachele che si è data una spiegazione da sola attribuendo l’errore alla «confusione che sta avvenendo tra le liste di attesa». Una storia che ricorda quella raccontata sempre su Il Mattino da Donatella Sommaruga, la figlia di una paziente oncologica di 85 anni, contattata poco tempo fa dopo 6 anni in lista di attesa, per un intervento di asportazione di un carcinoma al polmone. In questo caso, la donna, all’epoca 79enne, fu valutata come “inoperabile” dal reparto di Chirurgia toracica del Monaldi e, oggi continua ad avere una condizione clinica stabile grazie alla radioterapia ma, fino a pochi giorni fa, occupava un posto in lista di attesa. «In realtà possiamo aspettarci anche altri casi di pazienti in liste non aggiornate, perché è l’effetto dell’operazione di monitoraggio che abbiamo avviato». 

A spiegare il procedimento di “pulizia” degli elenchi per gli interventi nelle varie aree di specialistiche mediche, è Cristina Boccia, responsabile delle liste di attesa dell’Azienda dei Colli che ha messo in campo un vero e proprio “smaltimento delle liste ereditate dal 2011”. «Il processo di informatizzazione tra liste di attesa e cartelle cliniche, è avvenuto in maniera progressiva e solo negli ultimi anni è perfettamente sincronizzato, per cui può succedere che le liste più vecchie non risultino aggiornate» chiarisce Boccia che illustra la «strategia innovativa adottata dall’azienda». «Abbiamo raccolto tutti i dati dei 49mila pazienti nelle liste fino al 31 dicembre 2021 e, attraverso un call center, stiamo procedendo a contattare tutti per concludere il monitoraggio entro metà maggio» aggiunge la responsabile che è riuscita fin’ora, a depennare circa il 50% dei pazienti da ogni lista.

Ogni singolo paziente viene contattato dal call center dell’Azienda dei Colli, che non elimina nessuno dalle liste e, nel caso, di mancata risposta a una telefonata, il contatto viene richiamato per 3 settimane di seguito, in giorni e fasce orarie diverse fino alla possibilità di archiviarlo (ma non depennarlo). 

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«Noi siamo tenuti a chiamare tutti e ad accertarci di tutti i possibili bisogni di cura, si tratta di una operazione meritoria - conclude Maurizio Di Mauro, direttore generale dell’azienda dei Colli - oggi i nostri tempi di attesa sono contenuti e le attività ordinarie stanno tornando a regime». 

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