Passi carrai abusivi stanati da un aereo: sono 25mila a Napoli

Passi carrai abusivi stanati da un aereo: sono 25mila a Napoli
di Paolo Barbuto
Mercoledì 29 Gennaio 2020, 07:30
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Il vicesindaco e assessore al bilancio Enrico Panini ha ufficialmente dichiarato guerra agli abusivi dei passi carrai 14 mesi fa. Era il novembre del 2018 e il Comune presentò i risultati dei primi studi: sono 4.700 i permessi per i passi carrai concessi a Napoli, però una ricerca commissionata da Palazzo San Giacomo rileva che ne esistono almeno 30mila. Insomma, esistono più di 25mila abusivi che vanno stanati. Fra qualche giorno ci penserà un aereo speciale: passerà a volo radente sulla città, rileverà ogni singolo passo carraio, comunicherà il dato al Comune che potrà effettuare verifiche a tavolino e scoprire quali sono quelli ufficiali e quelli abusivi.

A dire la verità i controlli, fino ad ora, non sono stati effettuati in maniera così tecnologica: un po' ci hanno pensato i vigili che, però, hanno potuto condurre verifiche estremamente limitate. Poi è stato messo in campo un manipolo di giovani volenterosi, tirocinanti del collegio dei geometri di Napoli e provincia, che tra gennaio e aprile dello scorso anno si sono dedicati anima e corpo alla rilevazione dei passi carrai e hanno concluso le operazioni con 2.809 controlli: dati ammirevoli ma ancora insufficienti.

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Il tema delle verifiche sui passi carrai s'è ripresentato con vigore nello scorso autunno quando al Comune è arrivata un'offerta da parte della Nuova Avioriprese, società napoletana che da sempre si occupa di rilevazioni aeree e che ha rapporti di collaborazione con enti e Amministrazioni in tutt'Italia. La società, retta dal vulcanico Salvatore Savanelli, ha presentato a palazzo San Giacomo un progetto-pilota per verificare le potenzialità dei rilievi effettuati con gli aerei: un test su una piccola porzione di città (probabilmente nel Centro Storico) al costo di 40mila euro. In cambio arriverà alla sede del Comune un documento dal quale sarà possibile rilevare la presenza di ogni passo carrabile dell'area presa in esame, ma non solo.

La tecnologia della quale sono dotati i velivoli della flotta di Nuova Avioriprese consentirà di ottenere anche dati precisi al centimetro sulla cubatura degli edifici, sulla presenza di eventuali abusi edilizi, sulla struttura del suolo e sugli eventuali pericoli geologici che si stanno generando ma che, a occhio nudo, non sono visibili. Insomma, la fotografia restituita dai voli sulla città non consentirà solo di scovare i pirati dei passi carrabili ma permetterà di avere un'idea precisa di ogni dettaglio del territorio messo sotto osservazione.

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I primi voli-test dovrebbero iniziare fra una decina di giorni e il documento per palazzo San Giacomo sarà pronto circa un mese dopo le rilevazioni: si tratta di un progetto sostenuto da un programma telematico che consente di identificare con precisione massima i luoghi, perfino con il numero civico, e di identificare ogni edificio, ogni centimetro di marciapiede, ogni abuso, anche edilizio, e permette perfino di capire qual è lo stato di salute di alberi e vegetazione.

Il progetto pilota da 40mila euro permetterà all'Amministrazione comunale di valutare se l'idea è realmente vincente in modo da poter poi decidere di proseguire, ma seguendo un percorso diverso. 

Per prevedere una copertura totale dei controlli sulla città, sarà necessario prevedere un finanziamento sostanzioso (circa un milione di euro) da assegnare con bando europeo aperto a tutte le aziende che forniscono servizi aerei: insomma non è detto che sia la stessa Nuova Avioriprese a continuare nella sorveglianza dall'alto di Napoli.

«Si tratta di un mercato molto competitivo - allarga le braccia il patron Salvatore Savanelli - per cui la concorrenza sarà agguerrita. A noi comunque basta la soddisfazione di aver aperto questo varco, di essere riusciti a spiegare al Comune che questo servizio, a prescindere da chi lo effettuerà in futuro, è realmente utile».

Ad effettuare i voli di controllo sono speciali velivoli realizzati appositamente per queste necessità. Hanno una cabina di pilotaggio interamente trasparente per consentire al pilota di osservare nel dettaglio il percorso, hanno la pancia bucata per consentire il posizionamento delle strumentazioni in grado di realizzare video e foto ad altissima risoluzione (anche con infrarossi). Niente droni, dunque: «No, noi preferiamo il volo con pilota - sorride Savanelli - quello dei droni è un mondo ancora troppo complesso nel quale è difficile muoversi». 
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