Piano Bagnoli, la Regione si sfila
Lezzi attacca: «No incomprensibile»

Piano Bagnoli, la Regione si sfila Lezzi attacca: «No incomprensibile»
di Luigi Roano
Sabato 15 Giugno 2019, 09:10
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La Conferenza dei servizi approva il Piano di rigenerazione urbana di Bagnoli, la Variante urbanistica e il progetto di bonifica. Ma lo fa a maggioranza perché la Regione si è sfilata adducendo che il Praru è «insufficiente manca il disegno della nuova Bagnoli». Non c'è lo stop al progetto di risanamento però la spaccatura politica apre una ferita istituzionale, quanto profonda lo scopriremo solo con il tempo. Nella sostanza Invitalia, soggetto attuatore, il commissario Floro Flores e il Comune sono da un lato e la Regione della parte opposta. Per l'occasione, visto che da quasi 25 anni si aspettava il Piano urbanistico, la Conferenza si è svolta nella Porta del Parco proprio a Bagnoli.

LE REAZIONI
Il no della Regione non va giù alla ministra per il Sud Barbara Lezzi: «In questo contesto collaborativo - racconta - dispiace rilevare la posizione assunta dalla Regione, che risulta incomprensibile. Il mancato parere favorevole appare legato a un approccio politico e alla volontà di porsi in una posizione di contrarietà a priori. Auspico ancora la collaborazione, al contempo, chi non dovesse condividere tale approccio, si dovrà anche assumere la responsabilità di remare contro un progetto in favore dei cittadini». La polemica politica prende il sopravvento, così c'è chi fa notare che la Regione ha appoggiato il Piano finché al governo c'era il Pd prima Renzi e poi Gentiloni e che il Comune invece proprio da quando sono arrivati i Cinquestelle ha cambiato atteggiamento. «Nessuna dietrologia - spiega L'assessore all'Urbanistica Bruno Discepolo della Regione Bruno discepolo - noi non abbiamo mai fatto mancare la nostra collaborazione ma il Piano non ci soddisfa».

 

Carmine Piscopo, assessore all'Urbanistica del Comune spiega: «Abbiamo fatto ricorso contro il decreto Renzi perché escludeva il Comune dalle scelte urbanistiche del Comune e la Corte Costituzionale ci ha dato ragione, quello che è passato è il piano del Comune ed è un risultato straordinario». Il sindaco Luigi de Magistris commenta così la mattinata: «Soddisfatto dell'esito della Conferenza. La Regione ancora una volta si è defilata, adesso spetta al Commissario partire subito con i lavori. Vogliamo vedere le ruspe che ci piacciono». Il più contento di tutti è l'assessore all'Ambiente Raffaele Del Giudice: «Sulla bonifica abbiamo lavorato due anni, non era facile eliminare l'amianto anche dalle zone dove la destinazione d'uso non è ancora chiara».
LE TAPPE
Cosa succede adesso? A spiegarlo è l'amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri: «Abbiamo chiesto il dissequestro delle aree alla magistratura e siamo fiduciosi a luglio bandiremo il concorso di idee per il disegno della nuova Bagnoli ed entro fine anno partiranno le gare per la bonifica». Arcuri sulla spaccatura sottolinea: «È stato un percorso condiviso con diversi soggetti istituzionali. I napoletani hanno atteso per troppi anni ricevendo promesse non mantenute. Da 25 anni i fiumi di parole sono stati superiori alle azioni concrete. Oggi noi possiamo dire di aver conseguito diversi obiettivi: la valutazione ambientale strategica e l'approvazione del Praru.
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