Pianura, bene confiscato assegnato e tolto. Il Comune: «ristrutturazione non completata»

Pianura, bene confiscato assegnato e tolto. Il Comune: «ristrutturazione non completata»
di Giuliana Covella
Venerdì 6 Ottobre 2017, 17:13
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Un bene confiscato assegnato e poi «sottratto» perché i lavori di ristrutturazione non sono stati completati. Si tratta di un immobile sequestrato alla criminalità organizzata in via Montagna Spaccata a Pianura e affidato 6 anni fa dal Comune di Napoli all’associazione Superabile onlus che si occupa di diritti dei disabili. Qui doveva nascere il progetto di una Casa domotica per disabili che, secondo il servizio comunale Cooperazione, pace e legalità non risulta completato, come si legge nell’atto ufficiale a firma del dirigente Lucia Di Micco. Doveva essere, in pratica, la prima «casa intelligente» progettata per rispondere alle esigenze di anziani, disabili o persone affette da malattie genetiche degenerative. Ma ai primi di settembre è arrivata la comunicazione ufficiale dal Comune: all'associazione non è stata rinnovata la convenzione per l'affidamento. «Nel 2011 ci era stato assegnato un immobile confiscato alla camorra - spiega Luigi Montanaro, presidente di Superabile - di circa 190 metri quadrati da ristrutturare, dove poter realizzare il nostro progetto no-profit, una casa ecologicamente compatibile e tecnologicamente innovativa per l'autonomia domestica per le persone con difficoltà motoria». Un’operazione che alla onlus è venuta a costare 115mila euro. «Lavori che, sia chiaro, sono stati auto finanziati - tiene a precisare Montanaro - Io stesso di tasca mia ho speso oltre 60mila euro». Il Comune poi a luglio scorso ha notificato all'associazione un atto in cui si comunicava il mancato rinnovo del bene. «Il fatto è che i lavori sono costati più del dovuto e i tempi si sono allungati, ma in pochi mesi la situazione si sarebbe sbloccata». Eppure come sottolinea la dirigente del servizio comunale, il documento parla chiaro: «dall'esame svolto (a seguito di un sopralluogo dello scorso 29 giugno, ndr) è risultato che le attività progettuali per le quali il bene confiscato è stato assegnato nel mese di aprile 2011 non hanno mai avuto inizio». Ora l’appello di Montanaro è rivolto all’assessore al Welfare Roberta Gaeta: «Ci aiuti lei. Vogliamo solo portare a compimento il nostro progetto fondamentale per le persone con disabilità».
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