Napoli, pizzeria Brandi chiusa dai Nas: «Scarsa igiene nel locale»

Napoli, pizzeria Brandi chiusa dai Nas: «Scarsa igiene nel locale»
di Paolo Barbuto
Venerdì 21 Ottobre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 22 Ottobre, 09:00
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Il Nucleo Antisofisticazione e Sanità dei carabinieri, durante una verifica congiunta con personale della Asl, ha imposto ieri la chiusura della pizzeria Brandi dopo aver verificato l'inadempienza delle prescrizioni per sanare carenze igienico sanitarie riscontrate durante un controllo effettuato alla fine dello scorso mese di agosto. Si tratta di un atto che scatta in modo automatico quando un locale nel quale sono state effettuate verifiche in precedenza, non ha ottemperato alle richieste di adeguamento alle norme.

«È ingiusto che il nome della nostra storica pizzeria sia stato esposto al pubblico ludibrio in questa maniera - ha detto uno dei titolari, Paolo Pagnani, in un breve intervento al Tg regionale della Rai - presto faremo una conferenza stampa con i nostri legali per fare definitiva chiarezza su questa vicenda».

La pizzeria Brandi è un luogo storico di Napoli, frequentato quotidianamente dai turisti attratti dall'idea di mangiare la pizza proprio nel luogo in cui venne inventata la «margherita».

Siedono abitualmente ai tavoli di Brandi anche uomini di spettacoli, personaggi della cultura e uomini politici in visita nella città, ecco perché la notizia della chiusura del locale da parte dei Nas ha avuto un'eco che immediatamente s'è diffusa in tutta Italia.

«Mi auguro che i titolari siano in grado di ottemperare rapidamente alle prescrizioni delle autorità e di rilanciare un brand conosciuto in tutto il mondo. Il danno di questa chiusura infatti colpisce l'immagine di tutta la città e la regione e ci lascia tutti con l'amaro in bocca», ha detto il consigliere regionale e presidente della commissione agricoltura Francesco Emilio Borrelli

La comunicazione ufficiale, affidata ai canali social, è affidata a un messaggio in otto lingue diverse: «Si avvisa la gentile clientela che la pizzeria Brandi resta chiusa per manutenzione straordinaria oggi giovedì 20 e domani venerdì 21 ottobre».

Secondo quanto trapela, non sono state riscontrate carenze nella gestione degli alimenti, si tratta solo di adeguamenti strutturali che, fra l'altro, sarebbero già in corso dalla tarda mattinata di ieri.

Gli interventi di ieri rientrano in una più ampia attività di controllo avviata già dalla scorsa estate dai carabinieri del Nas, al comando del tenente colonnello Alessandro Cisternino, e dal personale della Asl Napoli 1 Centro. Le verifiche hanno generato anche altre due chiusure per gravi carenze igienico-sanitarie: si tratta di una trattoria di via Solitaria alle spalle di piazza del Plebiscito e di un locale etnico nella zona della Ferrovia. 

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I controlli sono stati allargati, dall'inizio di questa settimana, ad altre attività commerciali sia del centro storico che della zona orientale della città con un bilancio delle attività che ha fatto registrare sanzioni per un totale di 21mila euro e sequestri di 750 chili di generi alimentari.

In un solo ristorante del centro, il personale dell'Unità Operativa Prevenzione Collettiva della Asl, ha individuato circa 600 kg di alimenti privi di tracciabilità (sequestrati) ed ha individuato tre differenti illeciti amministrativi per un totale di 4.500 euro

Nelle ultime ore il personale del Dipartimento di Prevenzione della Asl ha effettuato interventi di vigilanza concentrati in particolare nell'area che circonda la stazione centrale. In campo sono state schierate 32 persone tra veterinari, medici e tecnici della prevenzione.

Si è proceduto all'ispezione di ventiquattro strutture a vario titolo collegate con la distribuzione di cibo (9 ristoranti, 2 paninoteche, 3 pasticcerie, 3 bar, 1 rosticceria, 2 supermercati etnici, 1 macelleria etnica, 3 supermercati). Poche le situazioni di completo rispetto delle norme: al termine dei controlli la Asl ha emesso un totale di 84 prescrizioni alle quali sono state affiancate sei diffide, il sequestro di 150 chili di carne e pesce e dieci sanzioni per un totale di 15.500 euro. 

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