Pozzuoli, giornalista minacciato da un pregiudicato nel rione dei 600 alloggi

Pozzuoli, giornalista minacciato da un pregiudicato nel rione dei 600 alloggi
Sabato 7 Marzo 2020, 14:57 - Ultimo agg. 17:40
2 Minuti di Lettura
Un cronista, Gennaro Del Giudice, secondo quanto riferito in un suo post su Facebook, ha ricevuto minacce da un pregiudicato, mentre stava raccogliendo documentazioni su un raid malavitoso verificatosi ieri pomeriggio nel quartiere di Monterusciello, nella zona di Pozzuoli nota come «600 alloggi». Il pregiudicato contro cui è stato diretto il raid, fermato dai carabinieri, ha diretto pesanti parole di intimidazioni al Del Giudice, facendo riferimento anche a precedenti fatti riportati dal cronista.


Il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, appreso delle minacce ricevute da Del Giudice, direttore di «Cronaca flegrea», notiziario online, gli ha espresso pieno sostegno: «Solidarietà e vicinanza da parte mia, dell'Amministrazione e dell'intero Consiglio comunale al giornalista Gennaro Del Giudice, da sempre impegnato con il suo lavoro da cronista nella denuncia di camorra e criminalità organizzata. È stato raggiunto da intimidazioni inquietanti. Siamo tutti al suo fianco e questi avvenimenti devono spronarci a rispondere con più determinazione e fermezza alla sfida lanciata della malavita organizzata. Nessun passo indietro davanti ad episodi simili. Caro Gennaro siamo al tuo fianco e pronti davanti a te per qualsiasi battaglia in nome della legalità per la città di Pozzuoli», ha concluso Figliolia.



Anche la Federazione nazionale della stampa italiana e il Sindacato unitario giornalisti della Campania «sono al fianco del collega minacciato ieri a Monterusciello, quartiere di Pozzuoli» aggredito verbalmente da una persone che ha anche detto «che lo avrebbe preso a schiaffi». «Non è tollerabile che la sicurezza di chi fa semplicemente il suo lavoro raccontando il territorio venga messa a rischio in questo modo. A Del Giudice - conclude la nota congiunta di Fnsi e Sugc - va la solidarietà del sindacato che sarà al suo fianco in ogni sede e si costituirà parte civile nel processo contro il suo aggressore». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA