Primo maggio a Castellammare: nel cantiere navale la sirena suona per una nuova ripresa del Paese

Nave Trieste, Nuova Ammiraglia della Marina Militare sullo scalo per il varo nello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia
Nave Trieste, Nuova Ammiraglia della Marina Militare sullo scalo per il varo nello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia
di Maria Elefante
Venerdì 1 Maggio 2020, 18:15
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Il lockdown del Primo maggio ai tempi del Coronavirus. Un silenzio interrotto inaspettatamente dalle sirene in festa della Fincantieri che - a mezzogiorno -  hanno risuonato, per sbaglio, insieme alle campane delle chiese cittadine. «Un errore - spiega la Rsu - la sirena non avrebbe dovuto suonare ma, nel giorno della festa dei lavoratori vogliamo interpretare questo evento come un segno positivo di rinascita e ripresa rapida della nostra città e di tutto il Paese».  Il suono della sirena, complice il silenzio imposto dai decreti governativi, è arrivato in tutta la città, anche nelle periferie più lontane dallo stabilimento navale Fincantieri. 
 


Nel cantiere di Castellammare le sirene sono programmate per suonare tutta la settimana lavorativa e per la festività di venerdì Primo maggio, qualcuno avrebbe dovuto spegnerle. Ma quel suono lavorativo che si è accavallato a quello religioso delle campane “ci ha riempito il cuore di speranza e orgoglio” spiegano Francesco D’Auria,  Giovanni De Riso e Raffaele Salvati della Fiom, Massimo Spalice della Fials, Vincenzo Vicedomini e Aniello di Maio della Fim Cisl, della Rsu a cui si uniscono anche i rappresentati della Uilm ed il segretario regionale Fialms Luigi Scarica. 

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«In questa giornata di festa quella sirena è il nostro grido di dolore per un lavoro che ora dobbiamo svolgere in condizioni particolari - spiegano le tute blu - ma anche un suono di speranza affinché le sirene delle fabbriche possano sempre risuonare ed essere, mai come ora, un segnale di apertura del Paese e di ‘devozione’ verso un lavoro che deve essere nuovamente alla base dell’uomo e della famiglia. Proprio come recita la Costituzione e proprio come abbiamo chiesto nelle nostre preghiere». E forse non è una coincidenza l’annuncio dell’Azienda arrivato nel pomeriggio che rafforza il portafoglio ordini: «Il Dipartimento della Difesa statunitense ha assegnato alla controllata americana di Fincantieri, Marinette Marine (FMM), un contratto del valore di quasi 800 milioni di dollari per la progettazione di dettaglio e la costruzione dell’unità capoclasse del programma “FFG(X)” per le nuove fregate lanciamissili della US Navy». Un grande segnale per la ripresa dell’economia globale che fa ben sperare gli impianti come quello che ha realizzato l’ammiraglia della Marina Militare Nave Trieste. 

E proprio con una fotografia di quell’avvenimento, il varo di Nave Trieste, il primo cittadino Gaetano Cimmino ha voluto augurare via social agli stabiesi una buona festa del lavoro. «C’è tanta voglia di ripartire e di ricominciare. Con tutta le condizioni di sicurezza condivise che una crisi sanitaria del genere comporta. - spiega il sindaco Cimmino - Ripartire e ricominciare, perché il nostro territorio ribolle. L’economia ed il lavoro hanno subìto una frenata. Metteremo in campo tutto ciò che è in nostro potere per risollevarci. Ancora una volta, ancora insieme. Instancabili, laboriosi, geniali».

Come tutte le fabbriche anche Fincantieri ha riaperto da pochissimo i cancelli dei propri stabilimenti. In Campania l’azienda è stata presa a modello dai vertici della Fim regionale per le misure di sicurezza intraprese a garantire la sicurezza degli operai con l’auspicio che anche l altre fabbriche possano adeguarsi al più presto. «Dispositivi che ci consentono di lavorare bene - spiega Luigi Scarica segretario regionale della Fials - ma ci auguriamo che l’azienda dialoghi continuamente con le istituzioni affinché chi arrivi dai paesi limitrofi non incappi in divieti emanati dalla Regione o gli stessi comuni».
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