Napoli, prime verità sulla morte di Guglielmo: «È precipitato di spalle»

Napoli, prime verità sulla morte di Guglielmo: «È precipitato di spalle»
di Maria Chiara Aulisio
Mercoledì 12 Febbraio 2020, 23:08 - Ultimo agg. 13 Febbraio, 11:40
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I suoi ex compagni, chiamati a raccolta da una insegnante della «Nevio», la scuola media che Guglielmo Celestino frequentava quando era bambino, oggi, nella chiesa di San Vincenzo Pallotti, in via Manzoni, dove si celebrerà il suo funerale, lo ricorderanno leggendo alcune frasi scritte nel suo nome. Dolore, amarezza, rabbia e tanta incredulità tra gli amici del ragazzo, appena ventenne, che ha perso la vita - nella notte tra giovedì e venerdì della scorsa settimana - cadendo da un muretto in via Aniello Falcone. 

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IL RICORDO
«Sano, sensibile, generoso e pieno di vita», lo descrivono così, tra le lacrime, gli ex compagni della «Nevio», alcuni dei quali in campo con lui anche durante le tante partite di calcetto disputate in parrocchia ogni settimana. Un grande sportivo, Guglielmo, talmente appassionato da mettersi al servizio dei più piccoli, dispensando tecniche e “trucchi”, ogni volta che il “mister” glielo chiedeva. «Difficile adesso fare a meno di lui - racconta un compagno di squadra - eravamo un gruppo affiatato, e quanto ci siamo divertiti... Ora è come se qui ci fosse un vuoto enorme che nessuno riuscirà mai a colmare».
 

 

L’ESAME
Intanto - secondo alcune indiscrezioni trapelate nelle ultime ore da ambienti sanitari - l’autopsia sul corpo del ragazzo avrebbe accertato che Guglielmo sarebbe caduto di spalle, e non di faccia come invece si riteneva inizialmente. Una posizione, la sua, che confermerebbe l’ipotesi del tragico incidente, dell’assurda fatalità. Un malore? Un colpo di sonno perché troppo stanco alla fine di una lunga giornata? Assolutamente possibile, secondo gli esperti, così come gli stessi investigatori non escludono che il ragazzo possa aver solo perso l’equilibrio forse muovendosi troppo velocemente, e di scatto, nel buio, su una balaustra poco sicura. In ogni caso si tratta di una vicenda alla quale, ora, toccherà ai biologi dare risposte più precise. 
 

IL LUTTO
A celebrare il rito funebre, alle 16, sarà il parroco della chiesa di San Vincenzo Pallotti, frequentata abitualmente dalla famiglia Celestino, e dallo stesso Guglielmo che raccoglieva affetto e simpatie anche tra i sacerdoti della parrocchia di via Manzoni che lo ricordano con grande commozione. Una cerimonia alla quale parteciperanno tutti gli amici di Guglielmo, a cominciare dagli sportivi del suo gruppo, con i quali trascorreva buona parte del tempo libero dallo studio: «Ogni giorno che passa ci manca sempre di più, il dolore è enorme e irrimediabile», è lo sfogo di Piero, 20 anni, in un post consegnato a una pagina di facebook. Arriveranno tutti insieme, uno accanto all’altro, stretti in un corteo del dolore che solo la vicinanza - scrivono - potrà provare ad alleviare. Sempre in segno di solidarietò, questa sera, alle 21.30, in via Aniello Falcone, i componenti del Comitato di vivibilità cittadina, e i residenti, illumineranno la strada accendendo decine di candele nel ricordo del giovane Guglielmo.
 

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