Rosa Di Domenico, una voce in tv:
«Non potevo lasciare Ali»

Rosa Di Domenico, una voce in tv: «Non potevo lasciare Ali»
di Marco Di Caterino
Giovedì 8 Marzo 2018, 08:45 - Ultimo agg. 08:58
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Sant'Antimo. «Ciao sono Rosa. Volevo ringraziare Chi l'ha visto e tutti gli spettatori che ci hanno aiutato». A 24 ore dal suo arrivo in Italia da Instanbul, Rosa Di Domenico, la quindicenne scomparsa, forse rapita (a questo punto il condizionale è d'obbligo) da Ali Qasib, pachistano di 27 anni, conosciuto sul web, torna a far sentire la sua voce con un audiomessaggio postato sulla pagina di Twitter della trasmissione che da trent'anni si occupa delle persone scomparse. Ed è stato come gettare un sasso in piccionaia. Perché sui social gli spettatori del programma si sono lasciati andare a un po' di ironia sulla questione, focalizzando nelle poche battute concesse per i cinguettii come questa vicenda presentata come un rapimento - organizzato addirittura dall'Isis - in realtà non è stata altro che il risultato di una cotta della ragazza per il pachistano, una fujtina durata lo spazio di dieci mesi esaurendosi per inerzia.
Nel corso della trasmissione è stata mandata in onda la registrazione della telefonata con la quale Rosa annunciava alla mamma il suo ritorno a casa. E sono stati momenti di fortissima emozione, seguiti dalle riprese in aeroporto dell'incontro della ragazzina con i genitori. Le immagini hanno rimandato, per gestualità e un atteggiamento apparentemente controllati di Rosa, la testimonianza di come quella che era una ragazzina, nei dieci mesi seguiti al suo allontanamento sia diventata un'adulta. Nel corso della puntata è stata ricostruito anche il giorno della scomparsa.
 
Quel 24 maggio, Rosa ha preso il treno per Bari,dove era attesa da un amico di Ali Qasib, che l'ha fatta salire nel vano di carico di un camion, tra scatoloni ed altra mercanzia. Li è rimasta per dodici ore, tanto è durata la traversata da Bari fino al primo porto della Grecia. Poi quel camion con Rosa a bordo ha proseguito il suo viaggio fino in Turchia, ad Istanbul, la megalopoli da quindici milioni di abitanti che di fatto ha diluito la presenza della strana coppia. Federica Sciarelli, la conduttrice del programma, ha raccontato di aver chiesto a Rosa, che da dove si trovava poteva guardare in tv «Chi l'ha Visto?» e gli strazianti appelli dei suoi genitori, perché non fosse scappata da Ali Qasib. La ragazzina le avrebbe risposto che era impossibilitata. Forse il pachistano la chiudeva in casa per andare a lavorare, per questo le aveva regalato una coppia di conigli che Rosa aveva chiamato «Ammacco» e «Ammacca», e dai quali era nata una coniglietta alla quale lei aveva dato il nome di «Stellina». Ed è stata vaga anche sul quel video, giunto sul cellulare della mamma il 17 dicembre scorso, nel quale appariva troppo truccata e impacciata, tanto da sembrare che invece di parlare spontaneamente, leggesse un qualche messaggio.
Su questo e sugli altri punti ancora da chiarire è intervenuto il legale della famiglia, l'avvocato Massimo Lojacono, che ha ringraziato la redazione di «Chi l'ha Visto?» e confermato che la Procura di Napoli Nord sta indagando proprio su questi «buchi neri». Resta comunque il fatto gravissimo di un adulto che dopo aver irretito per due anni Rosa, facendosi passare per un coetaneo che voleva suicidarsi, l'avrebbe poi plagiata pesantemente, e poi minacciato di sgozzare tutti i componenti della sua famiglia se non fosse scappata con lui. Per questo Ali Qasab, oltre ad essere colpito da un mandato di arresto internazionale per pedofilia, è indagato in Italia per sottrazione di minore e altri reati che verranno determinati nel prosieguo delle indagini affidate al pm Rossana Massimo Esposito, della Procura di Napoli Nord, diretta dal procurate capo Francesco Greco.
 
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