Rottamazione Ter, bloccato il portale PagoPA: «Così decade il provvedimento»

La denuncia del presidente del Cesfi: «Serve una sospensione con una nota immediata»

Ezio Stellato, commercialista e presidente del Cesfi
Ezio Stellato, commercialista e presidente del Cesfi
Giovedì 8 Dicembre 2022, 16:37
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Dalla trasmissione “La Radiazza” di Gianni Simioli su Radio Marte è venuta fuori una storia incredibile, l’ennesima pagina nera del rapporto controverso tra le istituzioni e i cittadini.

Il 30 novembre era una data cerchiata in rosso sul calendario per le scadenze della Rottamazione Ter, con cinque giorni di tolleranza fino al 5 dicembre. «Gravissimo il problema che si è presentato nel sistema tributario. Il portale PagoPA è risultato bloccato in concomitanza delle scadenze della rata di novembre della rottamazione delle cartelle, un grave problema si è abbattuto su migliaia di contribuenti italiani. Le cartelle pagate in ritardo infatti fanno decadere la rottamazione. Pertanto il carico fiscale, comprensivo di sanzioni e interessi, torna quello iniziale. Di conseguenza, non potendo più usufruire della rottamazione, il contribuente rischia azioni esecutive di pignoramento. Ancora una volta emergono le falle delle infrastrutture tecnologiche della pubblica amministrazione. La domanda sorge spontanea: a cosa serve integrare i più sofisticati sistemi tecnologici per dare la caccia alle streghe, quando poi non gli si permette di pagare le tasse? In vista del ponte dell’8 dicembre e del fine settimana, il ritardo sarebbe stato più lungo. È necessario a questo punto che PagoPA, fornisca l’elenco dei contribuenti incagliati nella procedura di pagamento, e AderR riporti in Bonis quelle rottamazioni correttamente pagate. Chiediamo al ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, di provvedere ad una comunicazione interna con l’ente AdeR considerato che PagoPA è una società statale», spiega Ezio Stellato, commercialista e presidente del Cesfi. 

Il radioascoltatore alla “Radiazza” ha raccontato nei dettagli il disagio anche emotivo vissuto in quei momenti.

Cosa succede ai cittadini che non sono riusciti a pagare in tempo a causa delle difficoltà tecniche di PagoPa? Al momento sono sospesi nell’ansia di eventuali sanzioni.

Senza un provvedimento ministeriale o legislativo immediato, l’Agenzia delle Entrate non potrà sanare quelle posizioni debitorie di chi non ha potuto effettuare il pagamento o in buona fede l’ha compiuto il giorno successivo al disagio informatico. Uno scandalo, una storia che si ripete: lo Stato che scarica sui cittadini le proprie responsabilità. 

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Serve una risposta immediata da parte dello Stato, la lotta all’evasione fiscale si compie su due fronti: non solo i controlli e le sanzioni ma anche il sostegno per contribuenti pronti a versare le tasse ma ostacolati da problemi tecnici dei sistemi informatici che non possono pagare sulla propria pelle. «Serve una sospensione con una nota immediata anche se si dovesse tecnicamente attendere l’approvazione della legge di bilancio 2023 che prevedrebbe l’inclusione dei carichi delle rottamazioni non pagate. Bisogna evitare che questi contribuenti si vedano revocare le pregresse rottamazioni e subire azioni esecutive come per esempio fermi amministrativi o blocco sui conti correnti», la proposta di Stellato tra la necessità di mettere a posto una situazione complessa e programmare il futuro. 

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