Covid in Campania. Per i saldi caos e incertezze: ipotesi rinvio a febbraio

Covid in Campania. Per i saldi caos e incertezze: ipotesi rinvio a febbraio
di Valerio Iuliano
Lunedì 28 Dicembre 2020, 10:52
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La stagione dei saldi partirà in ritardo, complice la confusione scaturita da un calendario ricco di variazioni cromatiche che si susseguono ininterrottamente. E, soprattutto, sul probabile rinvio influiscono enormemente le incertezze su quello che accadrà dopo le festività natalizie. Le incognite sulle aperture dei negozi dal 7 gennaio in poi inquietano i commercianti, stremati dai due mesi di semi-lockdown. L'abbigliamento è uno dei settori più colpiti dalla crisi economica post-pandemia. Per il comparto Moda quella che sta per concludersi si avvia ad essere la peggiore annata di sempre. Già nel primo semestre del 2020 le perdite del settore sul territorio regionale - secondo i dati dell'Osservatorio campano di Confesercenti - hanno sfiorato i 5 miliardi di euro. Ed è prevedibile, per i sei mesi successivi, un calo forse altrettanto vertiginoso.


SALDI
I saldi invernali per alcuni commercianti si presentano come un'occasione per rimpolpare gli esigui incassi degli ultimi 12 mesi. Ma per molti altri - la maggioranza di essi - si tratta, invece, di un appuntamento da posticipare, almeno di qualche settimana. «Siamo in attesa - spiega il presidente regionale di Confesercenti Vincenzo Schiavo - delle decisioni della Regione.

Mentre Veneto e Lombardia hanno spostato la partenza dei saldi di un mese, altre regioni hanno fissato la data di avvio per il 4 gennaio. Questa data potrebbe rappresentare un'opportunità per i consumatori ma non per i commercianti, che stanno soffrendo tantissimo. Le imprese ci chiedono di rinviare perché non hanno venduto quasi nulla finora. Ci sono tanti prodotti appena arrivati e metterli in saldo significherebbe ridurre gli incassi per i negozianti. Per noi il 17 o il 20 gennaio potrebbe essere una data più adeguata per consentire loro di vendere qualcosa a prezzo pieno. Non so se ci riusciremo ma questa è l'esigenza delle imprese della moda. Siamo tutti più poveri, anche per effetto dei tantissimi lavoratori in Cig che hanno subito una netta riduzione della capacità di fare acquisti».


SPESA PREVISTA
La spesa potenziale per i saldi si preannuncia fatalmente dimezzata rispetto al 2019. Un argomento in più per i fautori del rinvio. «Lo scorso anno si spendeva mediamente 170-180 euro. Quest'anno prevediamo non più di 80 euro», sottolinea Schiavo, basandosi su un altro dato già acquisito. Le vendite a Natale sono diminuite del 50%, anche per effetto della chiusura forzata di tantissimi negozi. Mentre Carla Della Corte, presidente di Confcommercio Napoli, cita un altro elemento che potrebbe rivelarsi, forse, decisivo. «L'assessore regionale Marchiello ci ha comunicato, in occasione dell'ultimo incontro, la volontà di rinviare i saldi a febbraio. La Confcommercio, in considerazione dell'avvio dei saldi nelle regioni confinanti dal 12 gennaio, ha chiesto di partire il 9. Ma con le zone rosse in tutta Italia, bisognerà rivalutare la questione. Aspettiamo - conclude Della Corte - la proposta della Regione». Toccherà, dunque, a Palazzo Santa Lucia sbrogliare la matassa, forse già oggi nell'incontro con le associazioni di categoria. L'orientamento della Regione sembra quello di spostare il più possibile la stagione dei saldi, per evitare gli assembramenti in prossimità dei negozi. Un rischio che taluni non condividono, considerato l'afflusso prevedibilmente limitato. Se per molti negozianti, dunque, l'avvio dei saldi rischia di tramutarsi in ulteriori perdite, per altri si tratta, in ogni caso, di un'opportunità da sfruttare a tutti i costi. La merce che giace nei magazzini - sostengono gli esercenti di Toledo - può essere smaltita solo attraverso gli sconti. I commercianti sono già proiettati verso la stagione primaverile. Ma, in attesa dei saldi invernali, tanti esercenti hanno già provveduto a formulare le loro offerte, contattando direttamente i potenziali clienti via smartphone. Gli sconti arrivano fino al 40% e moltissimi ne approfitteranno.

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