Scudetto Napoli, falsi gadget a ruba: business da 350 mila euro

Scoperto un opificio abusivo a Scampia: sequestrati circa 300 articoli

Scudetto Napoli, falsi gadget a ruba
Scudetto Napoli, falsi gadget a ruba
di Giuseppe Crimaldi
Sabato 25 Marzo 2023, 09:00 - Ultimo agg. 26 Marzo, 09:09
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L'affare dell'anno è stato fiutato per tempo, già prima di Natale, quando lo slancio in classifica dell'undici guidato da Spalletti era già una realtà. Ed è allora che le fabbriche del falso d'autore hanno iniziato a sfornare l'intero campionario del Napoli Store: maglie, tshirt, sciarpe e l'intera tipologia di gadget del brand calcistico più in voga. Prodotti contraffatti, spesso realizzati anche molto bene, e dalla Cina tonnellate di carichi sono sbarcati in città. Business is business, una regola che i signori del falso sanno applicare a seconda dei momenti e delle esigenze.

Un'offensiva di merchandising a tutto campo che, però, non è sfuggita alla Guardia di Finanza. Da dicembre a oggi le fiamme gialle hanno lanciato la loro controffensiva, che ad oggi ha già portato al sequestro di 20mila articoli - tra abbigliamento, bandiere, magliette e gadget targati Società Sportiva Calcio Napoli - in città e provincia.

Valore stimato (per difetto) della merce: 350mila euro. 

Nel dettaglio: a dicembre, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, il Pronto Impiego ha scoperto il primo stock di un migliaio di articoli e accessori contraffatti, molti dei quali riproducenti marchi e sponsor del Napoli Calcio e della nazionale argentina riferiti al Pibe de Oro. È stato denunciato per contraffazione e abusivismo commerciale un soggetto italiano che aveva allestito, nella piazzetta nota come Largo Maradona, un mercato di prodotti d'abbigliamento e accessori di vocazione calcistica, proprio a ridosso del murale dedicato al campione. Dalle indagini è emerso che il responsabile avrebbe venduto i prodotti fino a 60 euro al pezzo.

A gennaio 2023 i militari del 2° Nucleo Operativo di Napoli, lungo le vie cittadine del centro storico - nei Quartieri Mercato e Fuorigrotta hanno individuato cinque distinti soggetti intenti a vendere, sulle improvvisate bancarelle, migliaia di calze della befana con marchi contraffatti, anche del brand calcistico della SSC Napoli. E poi altri sequestri: a Sorrento, Ischia, San Giorgio a Cremano, Pozzuoli, Gragnano, mentre a Portici è stato individuato un opificio per la produzione di abbigliamento riproducenti le maglie del SSC Napoli e accessori del Palermo Calcio (7873 capi sequestrati e quasi 2000 loghi riportanti SSC Napoli). 

 

Solo qualche settimana fa, sempre i baschi verdi del comando provinciale di Napoli guidato dal generale Paolo Borrelli hanno individuato a Scampia un'abitazione all'interno della quale era stato allestito un vero e proprio opificio abusivo, completo di macchinari per la produzione di capi contraffatti della SSC Napoli: circa 300 articoli erano pronti a essere smerciati, e quintali di stoffe e altro materiale era pronto a essere utilizzato. Sequestrati anche macchinari e attrezzature illegali.

L'ultimo affondo delle fiamme gialle risale solo a pochissimi giorni fa, quando sempre i militari del 2° Nucleo Operativo hanno sequestrato, nei quartieri Montecalvario e Secondigliano, 685 prodotti (tra maglie e bandiere) recanti il marchio falso SSC Napoli, denunciando tre responsabili.

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La fantastica stagione calcistica del Napoli tira insomma anche per il mercato del falso. «E c'è da aspettarsi - spiega un ufficiale delle fiamme gialle - che fino al giorno dell'atteso scudetto, e teoricamente anche della Champions, siano già pronti ingentissimi quantitativi di altra merce falsa, già disponibile per essere messa in vendita. E i prezzi, ovviamente, non faranno che aumentare». 

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