La Campania torna a scuola: via alle prenotazioni dei test per prof, alunni e genitori

La Campania torna a scuola: via alle prenotazioni dei test per prof, alunni e genitori
di Maria Pirro
Lunedì 16 Novembre 2020, 23:30 - Ultimo agg. 17 Novembre, 15:56
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Meglio cominciare a contare. Manca una settimana all’attesa e parziale riapertura delle scuole in Campania: invocata con forza dai genitori degli alunni, soprattutto dei più piccoli, annunciata dalla Regione. E, per il ritorno tra i banchi in sicurezza, da martedì 24 novembre, i prossimi giorni sono decisivi: alle Asl è affidato uno screening mirato, utilizzando tamponi antigenici, 180mila a disposizione, che consentono di avere il risultato in 15 minuti, gli stessi che dovrebbero poi essere usati in aula per evitare nuovi focolai. Chiamati a sottoporsi al test: il personale, docente e non, delle classi interessate (perché il piano è per step), assieme agli studenti - ed è questa la principale novità - i familiari conviventi. Oggi al via le prenotazioni dell’esame. Su base volontaria. 

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Si inizia con i servizi educativi e della scuola dell’infanzia (0-6 anni, 154mila iscritti nel pubblico e nelle paritarie) e le prime della primaria (56mila), circa 210mila bambini in Campania. «Ma non vogliamo che per loro sia un incubo», puntualizza l’assessore regionale all’istruzione, Lucia Fortini. Dai parenti agli insegnanti, tutti sono chiamati ad aderire. Possono farlo, prenotando il test rapido tramite il numero verde 800814818, attivo a partire da oggi (7.30-19.30), e per l’intera durata dello screening. Al telefono occorre fornire i propri dati anagrafici (cellulare ed e-mail), indicare l’istituto scolastico di appartenenza e dare il consenso al trattamento dei dati personali. «L’operatore comunicherà in tempo reale, ma anche attraverso la posta elettronica, la data, l’orario e il luogo dove recarsi per effettuare il test rapido, unitamente a un numero di prenotazione da comunicare agli addetti della Asl», è quanto disposto dal protocollo regionale.  

A Napoli l’area individuata è adiacente all’ospedale del Mare (già allestita un’unità mobile, ma verrà attivato un secondo sito, se le richieste saranno tante; più una a Capri e un’altra ad Anacapri, nell’ambito della stessa Asl), e Palazzo Santa Lucia ha chiesto di agevolare mamme e papà che lavorano ed evitare che i figli siano costretti a saltare la Dad, fissando gli appuntamenti anche il pomeriggio. Ora ogni manager della sanità procede per sé, tenendo conto delle specifiche esigenze del territorio. In Irpinia, ad esempio. Sei le postazioni predisposte in modalità drive-in. «Un obiettivo è coinvolgere almeno la metà del mondo della scuola per avere un campione attendibile: in precedenza si è avuta grande collaborazione», dice Ugo Trama, direttore “Tutela salute e coordinamento del sistema sanitario regionale”.

Completato lo screening, è previsto che il risultato dei controlli sia incrociato con il verdetto dei tamponi effettuati su tutta la popolazione in questa settimana: un esame dei rischi ritenuto fondamentale per il definitivo via libera alle lezioni.  

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«L’indice Rt deve tornare a valori che siano suggestivi del minor contagio. Auspicabilmente al di sotto di 1», afferma l’epidemiologo Alessandro Perrella, suo l’algoritmo utilizzato in Campania per decidere il da farsi. «Ma la valutazione in questo caso non può che essere più complessa», interviene Trama. Difatti, l’unità di crisi regionale è convocata il 23, giorno prima della ripresa. Restano, dunque, le incognite, cui si aggiungono problemi operativi. «Quello che so è che sarebbe molto difficile ripartire con metà classe in presenza e metà in Dad, per gli insegnanti sarebbe difficile, i dirigenti scolastici pensano a soluzioni», spiega l’assessore Fortini, rinviando le considerazioni a lunedì prossimo. L’altra data da annotare sul calendario è il 30 novembre, quando è programmato il ritorno in aula per il resto delle classi della primaria e le prime della secondaria di primo grado, e il via ai laboratori. Anche in questo caso lo screening è affidato alle Asl. «Con il supporto dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno», si legge nell’ordinanza che ribadisce: restano sospese le attività di centri culturali, sociali e ricreativi, e quindi corsi di lingua straniera, recitazione, canto, danza, musica. Un’altra indicazione data è potenziare il trasporto pubblico, evitando il sovraffollamento dei mezzi, sempre per ridurre i pericoli.

Nell’ordinanza, è infine confermata la didattica in presenza per gli alunni disabili ed è estesa agli studenti con bisogni educativi speciali non citati nei precedenti provvedimenti. E, soprattutto, è scritto che deve essere garantito il collegamento online con gli alunni della classe che seguono le lezioni a distanza. Un segnale accolto favorevolmente dalle associazioni di famiglie come la Fish, dopo che numerose (in testa la onlus Tutti a scuola) hanno scritto un appello al capo dello Stato, Sergio Mattarella, temendo il ritorno alle classi differenziali. Sono sospese, però, le attività negli ospedali, altra questione che urge affrontare.

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