Nuove regole scuola, è caos: assenze record tra i bimbi a Napoli

Nuove regole scuola, è caos: assenze record tra i bimbi a Napoli
di Mariagiovanna Capone
Lunedì 7 Febbraio 2022, 23:48 - Ultimo agg. 8 Febbraio, 16:29
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Lunedì di caos a scuola, come ormai succede da alcuni mesi. Da ieri infatti è entrato in vigore l’ennesimo protocollo Covid, con le chat delle famiglie ancora confuse se e quando potranno rientrare i propri figli che erano in quarantena, le attese dei via libera dell’Asl e i dirigenti scolastici ormai sommersi da una burocrazia asfissiante e stressante. I disagi ci sono stati, inutile nasconderlo, e alcune classi sono rimaste ancora in Dad lì dove le motivazioni erano di carattere sanitario e quindi è necessario che siano le singole Asl a emettere i provvedimenti e non basta soltanto il protocollo a liberare chi è stato messo in quarantena. Sebbene le nuove disposizioni in tema di Covid in ambito scolastico siano state messe a punto per diminuire il numero di classi in Dad, ieri e forse oggi, qualcuna lo sarà ancora ma restano comunque alte le assenze di bambini soprattutto in nidi e scuole dell’infanzia, poiché i genitori preferiscono tenerli ancora a casa. In linea di massima le assenze massime si attestano sul 30%, per calare man mano che si sale di ordine scolastico, mentre continuano i contagi tra il personale che creano i veri problemi in fatto di organizzazione della didattica. 

Sul fronte delle scuole secondarie di secondo grado, si prospetta una settimana difficile con scioperi e manifestazioni programmate dall’Unione degli studenti nazionale e che coinvolgerà anche Napoli. Al liceo Umberto I, invece, ieri si è sfiorato lo sciopero per il protrarsi di un malfunzionamento al sistema di riscaldamento della scuola da diversi giorni ma all’ingresso gli studenti hanno trovato i termosifoni finalmente di nuovo accesi e sono entrati regolarmente.

Intanto, i collettivi studenteschi oggi alle 16 si riuniranno per decidere nuove forme di protesta riguardo esame di stato, alternanza scuola lavoro, aziendalizzazione. Con l’entrata in vigore delle nuove regole sulle quarantene, il rientro è andato «abbastanza bene sebbene le difficoltà di gestione ci sono state» come fa sapere l’Associazione nazionale presidi. «Ci sono stati disagi soprattutto nelle scuole primarie molti dei quali risolti grazie al lavoro dei dirigenti scolastici nel fine settimana. Bisognava avvisare le famiglie delle nuove norme che riducono da 10 a 5 giorni di quarantena ma il nuovo provvedimento è arrivato venerdì sera, in molte scuole non si fa lezione il sabato e non è stato sempre possibile avvertire le famiglie» precisa il presidente Antonello Giannelli

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Alcuni alunni che sarebbero dovuti rientrare a scuola ieri con il nuovo protocollo, quindi, non sono riusciti a farlo. «Una norma che cambia dall’oggi a domani genera confusione - aggiunge Giannelli - Chi era a posto con il Green pass è rientrato senza problemi ma chi era in quarantena e doveva fare il tampone non sempre ieri è riuscito a farlo». Con il passare dei giorni, confidano i dirigenti scolastici, le situazioni si chiariranno e le Asl interverranno sollecitati anche dalle loro chiamate. Il fronte dei genitori però non è soddisfatto delle nuove norme. «A casa soltanto i malati» ammette Palmira Pratillo di Scuole Aperte Campania che insiste affinché il protocollo sia adeguato alla situazione epidemiologica. «Vanno assolutamente eliminate le distinzioni tra alunni vaccinati e non» e chiede «di tenere in classe tutti tranne i malati perché siamo quasi tutti vaccinati e le persone a rischio hanno anche la terza dose e dunque non crediamo ci siano più pericoli per la salute collettiva». 

Sulla stessa scia anche Francesco De Rosa, Anp Campania: «Avremmo preferito regole ancora più semplici che ci avrebbero permesso di tenere a casa l’alunno positivo e gli altri regolarmente a scuola senza distinzioni tra vaccinati e non».

Proprio su vaccinati, aumentano le critiche da parte delle famiglie per la richiesta dei dirigenti di conoscere se lo studente lo sia. «È una violazione della privacy, denunciate tutto» esclamano sulle chat e gruppo Scuole Aperte. Ma la richiesta è assolutamente legittima già da dicembre, a non esserlo è la raccolta del Green pass: solo conoscendo chi è vaccinato infatti si potrà applicare la regola della presenza in caso di positività. Famiglie contrarie anche all’uso delle Ffp2 sui minori. 

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