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Quattro Giornate di Napoli, Mattarella depone la corona di fiori al monumento allo Scugnizzo e va all'Orientale

Il convegno organizzato dall'Università L'Orientale nella ​Basilica di San Giovanni Maggiore

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Mercoledì 27 Settembre 2023, 06:01 - Ultimo agg. 28 Settembre, 07:12

Sangiuliano: fu l'inizio della Liberazione

«Le Quattro Giornate di Napoli ci parlano ancora oggi soprattutto di libertà, ricordandoci che va sempre difesa quando è minacciata, come accadde 80 anni fa con la ribellione del popolo napoletano al nazifascismo. Un evento che a buona ragione può ritenersi storico. L'inizio della Liberazione». Lo ha affermato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel giorno degli 80 anni dall'inizio dell'insurrezione popolare a Napoli. 

La protesta dei disoccupati napoletani

Un gruppo di disoccupati ha attuato un sit-in a Napoli, in largo Giusso, nei pressi della basilica di San Giovanni Maggiore dove il presidente Mattarella ha presenziato a un convegno sulle Quattro giornate di Napoli. I manifestanti, aderenti al Movimento 7 Novembre, spiegano di aver attuato il presidio «per chiedere un intervento del capo dello Stato affinché solleciti le istituzioni locali e in particolare modo la Regione Campania sul tema del reddito di cittadinanza e del lavoro. Siamo qui in maniera pacifica e democratica». 

Mattarella lascia la basilica di San Giovanni Maggiore

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lasciato la basilica di San Giovanni Maggiore dove ha presenziato ai lavori di un convegno sulle Quattro giornate di Napoli, promosso dal Comune a ottanta anni dalla rivolta popolare contro il nazifascismo. Mattarella è giunto a Napoli stamane ed ha deposto una corona al monumento allo Scugnizzo in piazza della Repubblica

L'intervento del rettore Tottoli

«C'è un sentimento di gratitudine verso chi ha sacrificato la vita verso quegli ideali». Lo ha detto il rettore dell'Università L'Orientale di Napoli, Roberto Tottoli, aprendo i lavori del convegno su «Le quattro giornate di Napoli ottant'anni dopo». 

L'intervento di De Luca

«Il rischio di queste celebrazioni è ridurre tutto in liturgia e invece vale la pena di sottolineare quanto ci sia di attuale nella vicenda delle Quattro Giornate di Napoli». Lo ha detto il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, parlando al convegno promosso dall'università L'Orientale di Napoli al quale ha presenziato (per la prima sessione) il presidente della Repubblica. 

L'intervento di Manfredi

«A nome di tutti i napoletani, desidero rivolgerle il più sincero e profondo ringraziamento per aver scelto di onorare con la sua presenza la nostra amata città. Celebrare insieme a lei gli ottanta anni delle Quattro Giornate di Napoli è infatti motivo di orgoglio per noi». Con queste parole il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha aperto il suo intervento al convegno sulle Quattro giornate a cui presenzia il capo dello Stato, Sergio Mattarella. 

Il sindaco ha poi ricordato che alla ribellione parteciparono uomini, donne e ragazzi giovanissimi ed ha affermato: «Il loro sacrificio merita memoria, merita da parte nostra impegno nel preservare per le generazioni future il ricordo della loro fatica, del loro dolore, del loro eroismo, ma anche della loro gioia per la libertà conquistata e noi ottanta anni dopo gioiamo anche con loro in un Paese libero e democratico». 

I saluti di De Luca e Manfredi

Il presidente della Repubblica Mattarella è stato accolto nella basilica di San Giovanni Maggiore dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dal sindaco, Gaetano Manfredi, dal prefetto Claudio Palomba, e dal rettore dell'Università L'Orientale Roberto Tottoli. 

Via al convegno de L’Orientale

Comincia la seconda tappa della giornata napoletana di Mattarella. Il capo dello Stato è arrivato nella Basilica di San Giovanni Maggiore dov'è in programa un convegno di studi sugli eventi del 1943. A curare l’evento Diego Lazzarich docente di Storia delle dottrine politiche a L’Orientale mentre i lavori saranno aperti dai saluti del rettore dell’ateneo Roberto Tottoli, del sindaco Gaetano Manfredi e del governatore Vincenzo De Luca. 

Manfredi: «Siamo grati a Mattarella»

«La presenza del presidente Mattarella è molto importante per la città, è il riconoscimento di come l'insurrezione delle Quattro Giornate di Napoli sia stata un evento nazionale che ha contribuito in maniera determinante alla liberazione del Paese e alla nascita della nostra Repubblica. Esprimo gratitudine al oresidente Mattarella per aver voluto fortemente essere a Napoli per partecipare a questa ricorrenza molto importante per la città». Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, al termine della cerimonia di deposizione della corona al monumento allo Scugnizzo. 

Rauti: «Omaggio ai giovani eroi»

«È una giornata solenne e importante.

La presenza del presidente sottolinea questo omaggio della città e dell'Italia tutta a questi giovani piccolissimi, giovanissimi eroi che si sono battuti a mani nude contro un gigante e hanno vinto e alcuni hanno veramente dato il tributo estremo, quello della vita. Uno di loro aveva 12 anni». Lo ha detto il sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti, da Napoli dove ha rappresentato il governo alla cerimonia di deposizione della corona al monumento allo Scugnizzo.

L'incontro con Amoretti

«Ho detto al presidente Mattarella che mio padre quotidianamente ha lavorato soprattutto presso le scuole e con gli studenti a difesa della Costituzione. Chi meglio del presidente può capire il senso e il significato di quell'impegno». Lo ha detto Francesco Amoretti, figlio di Antonio Amoretti, ultimo partigiano di Napoli, scomparso all'età di 95 anni nel dicembre 2022.

Francesco Amoretti ha avuto l'opportunità di incontrare per pochi minuti il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine della cerimonia in piazza della Repubblica a Napoli in occasione degli 80 anni delle Quattro Giornate

La corona di Mattarella

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona al monumento allo Scugnizzo in piazza della Repubblica, a Napoli. Al termine della cerimonia, Mattarella ha salutato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il prefetto di Napoli, Claudio Palomba. Il presidente Mattarella s'è intrattenuto alcuni minuti a parlare con Francesco Amoretti, figlio di Antonio Amoretti, ultimo partigiano di Napoli scomparso mesi fa. I più giovani, gli scugnizzi, furono tra i protagonisti della rivolta contro l'oppressore. 

Il monumento dello Scugnizzo

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato in piazza della Repubblica a Napoli dove deporrà una corona davanti al monumento allo Scugnizzo. Ad accompagnarlo la sottosegretaria alla Difesa, Isabella Rauti.

Il monumento ricorda lo scugnizzo Gennaro Capuozzo, all’epoca dei fatti appena 12enne. Insieme ad altri giovanissimi compagni, il ragazzo combatté nella battaglia di Santa Teresa degli Scalzi. E fu proprio mentre lanciava una granata sui tedeschi che venne dilaniato dall’esplosione di una bomba tirata dal nemico. Morì sul colpo, diventando il più giovane caduto in combattimento durante le Quattro Giornate. 

La bonifica della Napoli Servizi

In occasione dell'anniversario delle Quattro Giornate gli addetti della Napoli Servizi hanno eseguito interventi specifici sui luoghi simbolo della città in cui avranno luogo alcune cerimonie. Attività di pulizia e taglio del verde è stata eseguita al Mausoleo Schilizzi di Posillipo ed è stata ripulita la targa commemorativa delle Quattro Giornate posta all'interno del Maschio Angioino. 

Gli striscioni della Rete antifascista

«È comparsa nel cuore della notte in via Foria, a Napoli, a pochi passi dalla storica sede del Movimento Sociale Italiano prima e di CasaPound Italia poi la gigantografia celebrativa delle Quattro Giornate di Napoli, di cui ricorre da oggi l'ottantesimo anniversario. Sulla gigantografia compare la scritta Ieri partigiani - oggi antifascistì». A rivendicare l'iniziativa la Rete antifascista napoletana. 

Il messaggio di Manfredi

«Napoli fu la prima città liberata dal nazifascismo, la prima città liberata grazie ad una grande azione corale della popolazione. Ricordare quegli eventi è un modo per sottolineare le radici democratiche e di partecipazione che sono nel Dna della nostra città, che è medaglia d’oro al valore proprio per questo motivo. Sono grato al presidente Mattarella per la sua presenza a Napoli e lo ringrazio a nome di tutti i Napoletani. È un motivo di grande orgoglio per la città e testimonia non solo la vicinanza del presidente a Napoli, ma anche la centralità della nostra città nella difesa dei valori costituzionali e democratici», afferma il sindaco Gaetano Manfredi. 

Il ritorno di Mattarella

Il capo dello Stato torna a Napoli a distanza di 4 mesi dalla sua ultima visita di maggio, per la cerimonia d’inaugurazione della terza sede della Scuola Superiore della Magistratura e di presentazione dell’anno formativo 2023. In mattinata Sergio Mattarella deporrà una corona di alloro commemorativa ai caduti al monumento dello Scugnizzo in piazza della Repubblica mentre nel Evento a cui il presidente tiene particolarmente tanto da presenziare pomeriggio presenzierà a un convegno che ricorda l’insurrezione contro i nazi-fascisti all’Orientale. 

Napoli città blindata

Città blindata oggi per l’arrivo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un’intera giornata, quella dell’inquilino del Colle per celebrare l’ottantesimo anniversario delle Quattro giornate di Napoli

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà a Napoli questo pomeriggio per la giornata di celebrazione dell'80esimo anniversario delle Quattro Giornate di Napoli. Il capo dello Stato prenderà parte al convegno «Le Quattro giornate di Napoli ottant'anni dopo» organizzato dall'Università L'Orientale nella ​Basilica di San Giovanni Maggiore alle rampe san Giovanni Maggiore. 

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